Piano in 10 punti per la sicurezza OT nel 2023

Tratto da www.endian.com – 07/03/2023
 

La situazione delle minacce nello spazio cibernetico rimane tesa. Con la crescente digitalizzazione delle aziende, gli attacchi non sono solo un rischio per i sistemi IT: anche l’Operational Technology (OT) è sempre più nel mirino degli aggressori.

Endian raccomanda alle aziende di implementare le seguenti misure per garantire la sicurezza dei loro ambienti OT:

1. Visualizzazione delle reti

La rappresentazione grafica delle reti aiuta a rendere gestibile la loro crescente complessità. Riuscendo a visualizzare i vari componenti, sensori e connessioni, è più facile capire come funziona il flusso di comunicazione all’interno dell’azienda e oltre i suoi confini. Le irregolarità nei processi possono così essere riconosciute più facilmente. Allo stesso tempo, la visualizzazione costituisce la base per la segmentazione della rete.

2. Segmentazione delle reti

I ransomware sono ancora la più grande minaccia per le aziende in Italia. Gli aggressori criptano i dati aziendali tramite un codice, per estorcere successivamente un riscatto. Spesso, questo codice maligno mira a diffondersi nel modo meno evidente possibile nelle reti per ottenere il massimo effetto. Dividere la rete operativa in segmenti separati è quindi un passo fondamentale per garantire la sicurezza nell’area OT. Utilizzando i gateway di sicurezza IoT, che sono posizionati in ciascun segmento, le reti possono essere rapidamente suddivise senza richiedere alcuna modifica alla struttura della rete.

3. Introduzione del concetto di Zero Trust

Più la digitalizzazione avanza, meno le reti aziendali hanno confini chiari. Per un’attività ottimale, i fornitori e i partner commerciali hanno bisogno di accedere a determinate risorse aziendali; inoltre, l’attuale situazione ha portato molti dipendenti a lavorare da casa. Il concetto di Zero Trust si basa sul presupposto che nessun accesso – sia interno sia esterno – può essere considerato affidabile senza un’effettiva verifica. Non si basa più su luoghi, ma su identità, autorizzazione e autenticazione sicura di utenti e macchine per ogni ingresso.

4. Autorizzazione e autenticazione

Impostando account, utente e credenziali è possibile garantire che solo i dipendenti autorizzati abbiano accesso a macchine e sistemi. Per la gestione, gli amministratori hanno bisogno di uno strumento centrale che permetta loro di creare, cambiare o cancellare ruoli e autorizzazioni in tempo reale. L’introduzione di regole di accesso può aumentare ulteriormente la sicurezza: per esempio, si può specificare che i dipendenti debbano avere accesso alle reti solo da determinati Paesi. Le regioni in cui l’azienda non ha né filiali né clienti possono essere escluse.

5. Autenticazione a due fattori

Le password deboli sono un altro rischio per la sicurezza in ambienti OT. Soprattutto di fronte al crescente trend dell’home working, le aziende dovrebbero fare sempre più affidamento sull’autenticazione a due fattori. Oltre alla password, gli utenti hanno bisogno di un altro fattore per accedere a una macchina o a una rete. Il cosiddetto “fattore di possesso”, che consiste nella ricezione di una password una tantum sullo smartphone, è molto usato.

6. Comunicazione M2M con certificati

La comunicazione tra macchine è diventata una costante nel processo di digitalizzazione che colpisce ogni segmento della nostra economia. Così come con le persone, anche in questo contesto è necessario garantire sicurezza tramite accessi adeguatamente protetti. I certificati forniscono a ogni dispositivo un’identità univoca per accedere ad altre macchine o anche a interi sistemi.

7. Focus sull’Edge Computing

Prima di essere inviati a un cloud centrale, i dati vengono raccolti nella rispettiva macchina o impianto e devono passare attraverso una valutazione preliminare. Questo approccio permette di risparmiare larghezza di banda e assicura un minor rischio di furto o manipolazione di dati durante la trasmissione.

8. Comunicazione crittografata 

La trasmissione dei dati tra Edge e Cloud, se non adeguatamente gestita, li espone a enormi rischi. Grazie all’utilizzo di un tunnel crittografato, è possibile rendere i dati inutilizzabili per chiunque cerchi di intercettare o accedere alla comunicazione.

9. Soluzioni on premises

Per molte aziende è importante mantenere la loro indipendenza da piattaforme di terze parti nella gestione dei dati e decidere in autonomia dove e come devono essere depositati. Grazie all’utilizzo di soluzioni On Premises è possibile offrire la massima flessibilità, poiché possono essere implementate nel cloud, nel data center dell’azienda o presso il partner system house.

10. Sensibilizzazione dei collaboratori

La maggior parte delle minacce informatiche si insinua nell’azienda tramite e-mail di phishing. Per mezzo di una falsa identità, gli aggressori inducono i collaboratori ad aprire un allegato o un link infetto. Un’adeguata formazione sull’utilizzo degli strumenti tecnologici è di sicuro un concreto aiuto nel coinvolgimento dei lavoratori.

L’intero articolo, pubblicato sul sito endian, è disponibile qui

8 Marzo 2023

Direttiva UE NIS2: l’open source è la chiave del successo

Tratto da www.endian.com – 16/02/2023
 

L’Unione Europea alza l’asticella: con la direttiva NIS2, le aziende incluse nell’area dei servizi critici aumenteranno considerevolmente di numero e allo stesso tempo i requisiti di sicurezza informatica si faranno più stringenti. Le aziende devono prepararsi subito alla transizione: la tecnologia open source può aiutare a raggiungere gli obiettivi di cybersecurity.

Fra i rischi che le aziende corrono, quello di un attacco informatico e di una conseguente interruzione dell’attività è fra i più impattanti al mondo. In risposta al crescente numero di attacchi, l’Unione Europea ha rafforzato i requisiti normativi per la sicurezza informatica e ha adottato la direttiva NIS2 a dicembre 2022.

Gli Stati membri sono obbligati a convertire la direttiva in legge entro ottobre 2024: un tempo che le aziende dovrebbero sfruttare per allinearsi ai numerosi requisiti stringenti della direttiva.

La sicurezza informatica come priorità assoluta

L’obiettivo di creare le basi per una maggiore sicurezza informatica si basa su una serie di misure tecniche: la NIS2 richiede ad esempio, come misure minime la crittografia di dati e informazioni, la gestione delle vulnerabilità e un controllo sistematico degli accessi.

Non è tuttavia comunque sufficiente per raggiungere un livello di sicurezza adeguato, poiché anche metodologie e strumenti di attacco stanno diventando sempre più sofisticati. Il chatbot ChatGPT, per esempio, è in grado di comporre testi che non differiscono quasi per nulla da quelli scritti da un essere umano e questo rende ancora più difficile rilevare le e-mail di phishing con un allegato infetto da malware.

È importante perciò monitorare costantemente il traffico per individuare qualsiasi evento che si discosti dalla condizione di normalità. Se un attacco è riuscito a superare il firewall, il sistema di rilevamento delle intrusioni (IDS) può segnalare eventuali irregolarità, come un maggiore trasferimento di dati, mentre il sistema di prevenzione delle intrusioni (IPS) può bloccare l’attacco. Anche la Deep Packet Inspection (DPI) sta acquisendo sempre più importanza: questo strumento analizza i pacchetti di dati inviati in rete, fino al livello dell’utente, per individuare e classificare protocolli e applicazioni.

Oltre ai provvedimenti tecnici, diventeranno obbligatorie tutta una serie di misure organizzative: innanzitutto predisporre una gestione del rischio cyber, predisporre piani di emergenza e formare regolarmente i propri dipendenti in materia di sicurezza informatica. Ciò significa che il management non potrà più assegnare la responsabilità della cybersecurity esclusivamente al reparto IT, ma sarà chiamato a risponderne in prima persona.

Un altro fattore che sta diventando chiave nell’analisi e nella prevenzione del rischio è la supply chain: un attacco anche grave in termini di conseguenze può passare attraverso i fornitori o i sistemi di altre aziende. In questo contesto, le certificazioni che attestino l’affidabilità di sistemi e componenti, saranno particolarmente rilevanti e per questa ragione l’UE ha invitato gli Stati membri a definire standard industriali adeguati per la certificazione.

I vantaggi della tecnologia open source

La tecnologia open source consente di utilizzare standard di comunicazione aperti e offre quindi una buona soluzione per il collegamento in rete e la protezione di infrastrutture eterogenee. Ciò offre alle aziende la flessibilità necessaria anche per accogliere innovazioni future, senza dipendere da un singolo produttore o provider.

Inoltre, la NIS2 afferma che: “Le politiche che promuovono l’introduzione e l’uso sostenibile di strumenti di cybersecurity open-source sono di particolare importanza per le piccole e medie imprese che devono affrontare costi significativi per l’implementazione, riducendo al minimo la necessità di applicazioni o strumenti specifici“.

Sanzioni severe

Eventuali violazioni delle linee guida e degli obblighi di rendicontazione, sono soggette a severe sanzioni. In caso di mancato adeguamento, le sanzioni previste arrivano fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato globale. Questo dato ci dice l’UE attribuisce alla sicurezza informatica la stessa importanza che attribuisce alla protezione dei dati.

Nonostante le sanzioni severe e gli obblighi estesi, la NIS2 rappresenta nel complesso un deciso passo in avanti: se le aziende metteranno effettivamente al centro la sicurezza informatica, sarà possibile contenere le minacce che arrivano dalla rete, e, in ultima analisi, saranno le stesse aziende a trarne vantaggio.

L’intero articolo, pubblicato sul sito endian, è disponibile qui

17 Febbraio 2023

EndianOS UTM 6.5 è ora disponibile

 

 

La UTM 6.5 è stata rilasciata ed è disponibile per tutte le nuove appliances hardware, software e virtual.

È una revisione completa del sistema EndianOS e fornisce una moltitudine di nuove funzionalità e miglioramenti rispetto alla versione precedente tra cui: Network Awareness, Docker, supporto multizona e tanto altro ancora.

Qui i maggiori dettagli riguardo gli highlights del rilascio.

Se siete già in possesso della versione Endian UTM 5.x, nelle prossime settimane verrà rilasciata l’opzione per l’aggiornamento.

Informazioni aggiuntive:
  • L’Hotspot non è momentaneamente disponibile (verrà aggiunto nella futura release)
  • Il Network monitoring (NTOP) è stato sostituito dalle nuove funzioni di Network Awareness
  • La versione in inglese è disponibile e completa (italiano e tedesco verranno completate in un futuro aggiornamento)
  • La funzionalità di SPAM Training non è attualmente disponibile.

Per ulteriori informazioni: dircom@argonavis.it

24 Ottobre 2022

Nuova Endian UTM Mini – Soluzione di cybersecurity per le piccole e medie imprese

 

Endian UTM Mini è la nuova appliance hardware della linea UTM di Endian che va a sostituire in un colpo solo i due bestsellers, le Mini 10 e Mini 25.

Come le recenti appliances Endian UTM Mercury e Endian UTM Macro rilasciate alla fine del 2021, la nuova Endian UTM Mini viene venduta con una modalità di sottoscrizione flessibile che permette di cambiare dimensione della licenza con semplicità, permettendo perciò di seguire la crescita della propria azienda senza doversi occupare di cambiare il proprio firewall.

Disponibile inizialmente nei tagli da 10 e 25 Utenti, la nuova Endian UTM Mini sarà disponibile dopo il rilascio di EndianOS 6.5 anche con il taglio da 50 utenti per coprire esigenze tipiche di aziende di livello superiore.

Cosa cambia rispetto alle precedenti Mini?

  • Veramente Mini, il 60% più piccola
  • Potente, tanto potente, il +100% di performance
  • Silenziosa, il 100% di ventole di raffreddamento in meno
  • Flessibile, 3 tagli di licenza su un solo dispositivo
  • Future proof, progettata e costruita pensando a EndianOS 6.5 .

Per ulteriori informazioni: dircom@argonavis.it

19 Aprile 2022

Endian Switchboard 6.2.0 Release

 

La release di Endian Switchboard 6.2.0 aggiunge alla piattaforma una nuova importante funzionalità: il Messaging Center

 

 

Release Highlights:

Ecco le nuove e migliorate caratteristiche di Endian Switchboard 6.2.0:

  • Messaging Center: grazie al nuovissimo Messaging Center, è ora possibile inviare facilmente diversi tipi di comunicazioni agli utenti Switchboard, scegliendo tra vari tipi di messaggio: è possibile selezionare banner, notifiche e agreement e assegnare a ciascuno di loro un colore differente,  a seconda del livello di criticità.
  • Miglioramenti del Firewall: sono stati apportati numerosi miglioramenti all’intera architettura con l’obiettivo di semplificare la creazione, la modifica e la gestione delle regole Firewall.
  • Filtro GeoIP: Una delle aggiunte più importanti è il filtro GeoIP, che permette agli utenti di consentire o bloccare facilmente il traffico da vari paesi.
  • Miglioramenti di sistema: per rendere sempre più efficiente, performante e stabile lo Switchboard, sono stati apportati profondi miglioramenti al codice.

Maggiori informazioni nella pagina Endian Switchboard 6.2.0 Release Notes.

9 Febbraio 2022