I dieci consigli per l’igiene cibernetica per le PMI in tempo di pandemia

Tratto da www.enisa.europa.eu
 

ENISA l’Agenzia europea per la sicurezza informatica pubblica dieci suggerimenti per l’igiene informatica a supporto delle PMI nella protezione dei loro beni virtuali dagli attacchi informatici, durante la pandemia di COVID-19.

Le crisi come l’attuale pandemia di COVID-19 hanno un grave impatto sulla società e sull’economia europea, nonché internazionale. Le piccole e medie imprese (PMI) affrontano spesso periodi difficili. Sfortunatamente, i criminali informatici spesso vedono tali crisi come opportunità. Gli attacchi di phishing e ransomware sono in aumento.

Le PMI si trovano anche di fronte a una nuova realtà in cui i dipendenti lavorano di più da casa. In questo modo diventano ancora più dipendenti dall’Information Technology (IT) di prima. Inutile dire che proteggere queste risorse virtuali è della massima importanza per quasi tutte le PMI. 

Secondo l’ENISA, i dieci principali argomenti relativi all’igiene informatica che le PMI dovrebbero affrontare, possibilmente esternalizzando ove necessario, sono presentati di seguito:

  • Management buy-in. È importante che la direzione veda l’importanza della sicurezza informatica per l’organizzazione e che sia regolarmente informata.
  • Valutazione del rischio. La valutazione preliminare dello stato di sicurezza in azienda identifica e stabilisce le priorità: quali risorse proteggere prima di altre e da quali minacce?
  • Politica di cyber security. Predisporre le politiche necessarie per gestire la sicurezza informatica e nominare qualcuno, ad esempio un responsabile della sicurezza delle informazioni (ISO), responsabile della supervisione dell’attuazione di tali politiche.
  • Consapevolezza. I dipendenti devono comprendere i rischi e devono essere informati su come comportarsi online. Le persone tendono a dimenticare queste cose piuttosto rapidamente, quindi ripeterle ogni tanto può essere prezioso.
  • Aggiornamenti. Effettuare sempre tutti gli aggiornamenti consigliati in ogni server, workstation, smartphone, magari tramite processi automatizzati e di test.
  • Backup. Prima di eseguire questi aggiornamenti, è fondamentale disporre di buoni backup. Eseguire spesso il backup dei dati più importanti mette l’azienda al riparo dai costi di ripristino che potrebbero seguire ad un attacco ransomware. Si consiglia di conservare dei backup offline, controllare periodicamente il loro stato e duplicarli per una maggiore sicurezza.
  • Gestione degli accessi. Predisporre regole / politiche per la gestione degli accessi e applicarle. Assicurarsi che le password predefinite vengano modificate, ad esempio, che le password non vengano condivise, ecc.
  • Protezione endpoint. Proteggere gli endpoint, prima di tutto installando un software antivirus.
  • Accesso remoto sicuro. Limitare il più possibile l’accesso remoto e dove assolutamente necessario, abilitarlo ma in modo sicuro. Assicurarsi che la comunicazione sia crittografata correttamente.
  • Piano di gestione degli incidenti (Recovery). Predisporre un piano dettagliato su come gestire un incidente quando si verifica. Quali scenari potrebbero verificarsi e quali soggetti contattare?

29 Ottobre 2020

“Pensa prima di cliccare”: è Ottobre il mese europeo per la Cybersecurity 2020

Tratto da www.enisa.europa.eu
 

European Cybersecurity Month 2020 ‘Think Before U Click’ kicks off today

Il mese europeo della cyber sicurezza è una campagna di sensibilizzazione coordinata annualmente dall’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (ENISA) e dalla Commissione europea, con il sostegno degli Stati membri e di oltre 300 partner di tutti i settori industriali.

Ogni anno, lo slogan “La cyber sicurezza è una responsabilità condivisa” unisce centinaia di eventi, seminari e sessioni di formazione in tutta Europa per aggiornare la collettività riguardo alla sicurezza digitale e condividere alcune buone pratiche.

La campagna dell’ottobre 2020 affronta le questioni di sicurezza legate alla digitalizzazione della vita quotidiana, che ha subìto un’accelerazione con la pandemia di Covid-19.

Le iniziative di quest’anno aiutano gli utenti a riconoscere e affrontare le minacce informatiche, “Prima di cliccare, pensaci” (Think Before U Click) è lo slogan di questa ottava edizione.

Per ulteriori informazioni: https://www.enisa.europa.eu

27 Ottobre 2020

Audio-video: il nuovo modo per ottenere l’identità SPID

Tratto da BitMAT
Autore: Redazione BitMAT – 08/10/2020
 

Audio-video: il nuovo modo per ottenere l'identità SPID

Il nuovo modo sicuro e veloce per ottenere l’identità digitale Spid (Sistema pubblico di identità Digitale), attraverso una procedura semplificata di riconoscimento, si chiama audio-video. Verrà resa disponibile nei siti web dei gestori, man mano che la attiveranno.

Restano funzionanti le altre procedure di attivazione di Spid che sono le seguenti: di persona presso gli uffici dei gestori di identità digitale (identity provider), via webcam con operatore messo a disposizione dal provider. L’attivazione di Spid può avvenire anche con Carta d’identità elettronica (Cie) o un passaporto elettronico, identificandosi attraverso le app dei gestori scaricabili dagli store. Infine è possibile attivare Spid dai siti dei provider con Cie, Carta nazionale dei servizi o firma digitale e con l’ausilio di un lettore di smart card da collegare al computer.

Si ricorda che sono nove i gestori di identità digitale a cui poter richiedere Spid: Aruba, In.Te.S.A., InfoCert, Lepida, Namirial, Poste Italiane, Register, Sielte, TI Trust Technologies.

Nell’ultimo anno Spid si è diffuso notevolmente, arrivando a superare oggi il numero di undici milioni di utenti contro i 4 milioni e 800 mila del settembre 2019. La Ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano, il Dipartimento per la trasformazione digitale e l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) sono impegnati nella continua evoluzione di Spid per individuare soluzioni sempre più semplici e sicure di rilascio e agevolare così i cittadini che lo richiedono.

Attraverso la nuova modalità di riconoscimento online, il cittadino potrà ottenere Spid, comodamente da casa, senza l’aiuto di un operatore e con pochi passaggi. Per richiederlo dovrà:

  1. registrarsi sul sito del gestore di identità prescelto, che ha attiva la nuova modalità, avendo a portata di mano indirizzo e-mail e numero di cellulare personali;
  2. realizzare con il proprio telefono o computer un video in cui mostra il suo documento di riconoscimento italiano (carta d’identità, carta d’identità elettronica, patente o passaporto) e la tessera sanitaria o, in alternativa, il tesserino del codice fiscale. Come misura di tutela contro il furto di identità, durante il video il cittadino dovrà leggere un codice ricevuto via sms o tramite una delle app dei gestori di identità, che avrà provveduto ad installare sul proprio cellulare;
  3. effettuare un bonifico da un conto corrente italiano a lui intestato (o cointestato), indicando nella causale un codice specifico che avrà ricevuto dal gestore di identità.

Il bonifico è un ulteriore elemento di verifica dell’identità. Alcuni gestori hanno già scelto di chiedere una somma simbolica, anche di pochi centesimi di euro, da devolvere poi in beneficenza. Altri potranno decidere di adottare scelte commerciali.

L’operatore verificherà nel giro di pochi giorni le informazioni ricevute dal cittadino ai fini di controlli di sicurezza e antifrode, quindi rilascerà l’identità digitale.

Tutte le procedure di attivazione sono reperibili sul sito​ dedicato: esistono modalità gratuite o a pagamento che è bene conoscere prima di scegliere il gestore.

Questa nuova modalità ha ricevuto nei giorni scorsi il parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali e successivamente è stata adottata da AgID, ente vigilato dalla Ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione.

Tra le misure a garanzia della sicurezza e della tutela della privacy, concordate con il Garante, sono previsti controlli a campione sulle richieste, con doppia verifica da parte degli operatori, e il monitoraggio costante delle richieste respinte per motivi legati a tentativi fraudolenti.

12 Ottobre 2020

Pubblicato il bando per la Digital Transformation delle PMI

Tratto da www.mise.gov.it – 06/10/2020

100 milioni di euro stanziati. Dal 15 dicembre le domande per richiedere l’agevolazione

Immagine decorativa

Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il decreto che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione per il bando “Digital Transformation” delle PMI.

Per questa misura sono stati stanziati 100 milioni di euro dal Decreto Crescita, con l’obiettivo di favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate previste nell’ambito di Impresa 4.0 e di quelle relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

In particolare, si punta a sostenere la Digital Transformation nel settore manifatturiero e in quello dei servizi diretti alle imprese, nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali e nel settore del commercio, contribuendo così agli obiettivi di innovazione e di crescita di competitività dell’intero tessuto produttivo del Paese.

Le domande potranno essere compilate a partire dal prossimo 15 dicembre e saranno valutate e gestite da Invitalia.

Per ulteriori informazioni: Digital Transformation

9 Ottobre 2020

Agevolazioni per l’adozione di piani di SMART WORKING – Regione Lombardia

 

Agevolazioni a fondo perduto, sotto forma di voucher aziendale, destinate all’adozione di piani aziendali di Smart Working,  anche alle imprese che hanno introdotto il lavoro agile per i propri dipendenti nel periodo dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

La Giunta Regionale della Regione Lombardia ha deciso di estendere l’accesso all’Avviso pubblico per l’adozione di piani aziendali di Smart Working, anche alle imprese che hanno introdotto il lavoro agile per i propri dipendenti nel periodo dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

L’estensione riguarda le spese rendicontabili.
Infatti saranno rendicontabili non solo le spese sostenute successivamente alla data di invio della comunicazione di inizio progetto, ma anche le spese sostenute a partire dal 25 febbraio 2020

Sul sito della Regione Lombardia , QUI , potete trovare le indicazioni del bando.

Fonte
Regione Lombardia

24 Marzo 2020