Audio-video: il nuovo modo per ottenere l’identità SPID

Tratto da BitMAT
Autore: Redazione BitMAT – 08/10/2020
 

Audio-video: il nuovo modo per ottenere l'identità SPID

Il nuovo modo sicuro e veloce per ottenere l’identità digitale Spid (Sistema pubblico di identità Digitale), attraverso una procedura semplificata di riconoscimento, si chiama audio-video. Verrà resa disponibile nei siti web dei gestori, man mano che la attiveranno.

Restano funzionanti le altre procedure di attivazione di Spid che sono le seguenti: di persona presso gli uffici dei gestori di identità digitale (identity provider), via webcam con operatore messo a disposizione dal provider. L’attivazione di Spid può avvenire anche con Carta d’identità elettronica (Cie) o un passaporto elettronico, identificandosi attraverso le app dei gestori scaricabili dagli store. Infine è possibile attivare Spid dai siti dei provider con Cie, Carta nazionale dei servizi o firma digitale e con l’ausilio di un lettore di smart card da collegare al computer.

Si ricorda che sono nove i gestori di identità digitale a cui poter richiedere Spid: Aruba, In.Te.S.A., InfoCert, Lepida, Namirial, Poste Italiane, Register, Sielte, TI Trust Technologies.

Nell’ultimo anno Spid si è diffuso notevolmente, arrivando a superare oggi il numero di undici milioni di utenti contro i 4 milioni e 800 mila del settembre 2019. La Ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano, il Dipartimento per la trasformazione digitale e l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) sono impegnati nella continua evoluzione di Spid per individuare soluzioni sempre più semplici e sicure di rilascio e agevolare così i cittadini che lo richiedono.

Attraverso la nuova modalità di riconoscimento online, il cittadino potrà ottenere Spid, comodamente da casa, senza l’aiuto di un operatore e con pochi passaggi. Per richiederlo dovrà:

  1. registrarsi sul sito del gestore di identità prescelto, che ha attiva la nuova modalità, avendo a portata di mano indirizzo e-mail e numero di cellulare personali;
  2. realizzare con il proprio telefono o computer un video in cui mostra il suo documento di riconoscimento italiano (carta d’identità, carta d’identità elettronica, patente o passaporto) e la tessera sanitaria o, in alternativa, il tesserino del codice fiscale. Come misura di tutela contro il furto di identità, durante il video il cittadino dovrà leggere un codice ricevuto via sms o tramite una delle app dei gestori di identità, che avrà provveduto ad installare sul proprio cellulare;
  3. effettuare un bonifico da un conto corrente italiano a lui intestato (o cointestato), indicando nella causale un codice specifico che avrà ricevuto dal gestore di identità.

Il bonifico è un ulteriore elemento di verifica dell’identità. Alcuni gestori hanno già scelto di chiedere una somma simbolica, anche di pochi centesimi di euro, da devolvere poi in beneficenza. Altri potranno decidere di adottare scelte commerciali.

L’operatore verificherà nel giro di pochi giorni le informazioni ricevute dal cittadino ai fini di controlli di sicurezza e antifrode, quindi rilascerà l’identità digitale.

Tutte le procedure di attivazione sono reperibili sul sito​ dedicato: esistono modalità gratuite o a pagamento che è bene conoscere prima di scegliere il gestore.

Questa nuova modalità ha ricevuto nei giorni scorsi il parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali e successivamente è stata adottata da AgID, ente vigilato dalla Ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione.

Tra le misure a garanzia della sicurezza e della tutela della privacy, concordate con il Garante, sono previsti controlli a campione sulle richieste, con doppia verifica da parte degli operatori, e il monitoraggio costante delle richieste respinte per motivi legati a tentativi fraudolenti.

12 Ottobre 2020

Pubblicato il bando per la Digital Transformation delle PMI

Tratto da www.mise.gov.it – 06/10/2020

100 milioni di euro stanziati. Dal 15 dicembre le domande per richiedere l’agevolazione

Immagine decorativa

Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il decreto che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione per il bando “Digital Transformation” delle PMI.

Per questa misura sono stati stanziati 100 milioni di euro dal Decreto Crescita, con l’obiettivo di favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate previste nell’ambito di Impresa 4.0 e di quelle relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

In particolare, si punta a sostenere la Digital Transformation nel settore manifatturiero e in quello dei servizi diretti alle imprese, nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali e nel settore del commercio, contribuendo così agli obiettivi di innovazione e di crescita di competitività dell’intero tessuto produttivo del Paese.

Le domande potranno essere compilate a partire dal prossimo 15 dicembre e saranno valutate e gestite da Invitalia.

Per ulteriori informazioni: Digital Transformation

9 Ottobre 2020

Agevolazioni per l’adozione di piani di SMART WORKING – Regione Lombardia

 

Agevolazioni a fondo perduto, sotto forma di voucher aziendale, destinate all’adozione di piani aziendali di Smart Working,  anche alle imprese che hanno introdotto il lavoro agile per i propri dipendenti nel periodo dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

La Giunta Regionale della Regione Lombardia ha deciso di estendere l’accesso all’Avviso pubblico per l’adozione di piani aziendali di Smart Working, anche alle imprese che hanno introdotto il lavoro agile per i propri dipendenti nel periodo dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

L’estensione riguarda le spese rendicontabili.
Infatti saranno rendicontabili non solo le spese sostenute successivamente alla data di invio della comunicazione di inizio progetto, ma anche le spese sostenute a partire dal 25 febbraio 2020

Sul sito della Regione Lombardia , QUI , potete trovare le indicazioni del bando.

Fonte
Regione Lombardia

24 Marzo 2020

Aziende dell’ambito industriale sotto attacco di spear phishing

 

I ricercatori di Kaspersky Lab hanno rilevato una nuova ondata di email di spear phishing di tipo finanziario progettate dai cybercriminali per ottenere profitti. Le email hanno le sembianze di comunicazioni legittime in ambito di appalti, acquisti e altre questioni contabili e hanno colpito almeno 400 organizzazioni industriali, la maggior parte delle quali in Russia. La serie di attacchi ha avuto inizio nell’autunno del 2017 e ha coinvolto diverse centinaia di PC aziendali in vari settori, dall’Oil&Gas al metallurgico, dal settore energetico a quelli dell’edilizia e della logistica.Kaspersky

Dall’ondata di email rilevata da Kaspersky Lab, emerge come i cybercriminali non abbiano attaccato realtà industriali e altre organizzazioni, ma come si siano concentrati in maniera precisa proprio sull’ambito industriale. Hanno inviato email contenenti allegati malevoli e hanno cercato di indurre le vittime inconsapevoli a fornire dati riservati, che potrebbero poi essere utilizzati per ottenere un ritorno economico.

Secondo i dati di Kaspersky Lab, questa ondata di email ha preso di mira circa 800 PC dei dipendenti, con l’obiettivo di rubare denaro e dati riservati alle organizzazioni, da utilizzare poi in ulteriori attacchi. Le email avevano le sembianze di comunicazioni legittime in ambito di appalti, acquisti e altre questioni contabili, con contenuti che corrispondevano al profilo delle organizzazioni attaccate e che tenevano conto anche dell’identità del dipendente – il destinatario della lettera. È interessante notare come gli attaccanti si siano persino rivolti alle vittime designate per nome. Questo suggerisce che gli attacchi sono stati preparati in modo accurato e che i cybercriminali hanno dedicato del tempo allo sviluppo di comunicazioni personalizzate per ciascun utente.

Quando il destinatario cliccava sugli allegati malevoli, veniva installato sul computer e in modo discreto un software legittimo modificato, in modo che i cybercriminali potessero connettersi ad esso, esaminare documenti e software relativi alle operazioni di approvvigionamento, a quelle finanziarie o contabili. Inoltre, gli attaccanti erano alla ricerca di ulteriori modi per commettere frodi a scopo economico, come cambiare i requisiti nelle fatture di pagamento per ottenere denaro a loro vantaggio.

phishingInoltre, ogni volta che i cybercriminali avevano bisogno di altri dati o funzionalità aggiuntive, come ottenere privilegi da amministratore locale o rubare dati di autenticazione di un utente o account Windows per diffondersi all’interno della rete aziendale, gli attaccanti caricavano set aggiuntivi di malware, preparati in modo individuale per colpire ciascuna vittima. Questo processo poteva includere degli spyware, strumenti aggiuntivi di amministrazione da remoto che estendono le possibilità di controllo da parte dei cybercriminali sui sistemi infetti, e malware, per sfruttare le vulnerabilità nel sistema operativo, fino ad uno strumento come Mimikatz che consente agli utenti di ottenere dati dagli account Windows.

Gli attaccanti hanno dimostrato un chiaro interesse nel prendere di mira realtà industriali in Russia. Sulla base della nostra esperienza, questo è probabilmente dovuto al fatto che il loro livello di consapevolezza in materia di cybersicurezza non è così alto come in altri settori, ad esempio in quello dei servizi finanziari. Questo fa sì che le organizzazioni industriali diventino un obiettivo potenzialmente redditizio per i cybercriminali – non solo in Russia, ma in tutto il mondo“, ha affermato Vyacheslav Kopeytsev, Security Expert di Kaspersky Lab.

  • I ricercatori di Kaspersky Lab consigliano agli utenti di adottare i seguenti accorgimenti per proteggersi da attacchi di spear-phishing:
    Utilizzare soluzioni di sicurezza con funzionalità dedicate al rilevamento e al blocco di tentativi di phishing. Le aziende possono proteggere i propri sistemi di posta elettronica on-premise con applicazioni mirate all’interno della suite Kaspersky Endpoint Security for Business. Kaspersky Security for Microsoft Office 365, ad esempio, aiuta a proteggere anche il servizio di posta Exchange Online all’interno della suite Microsoft Office 365 basata su cloud.
  • Avviare iniziative per sensibilizzare i dipendenti al tema della sicurezza, compresa la formazione basata sul gaming con la valutazione delle competenze e il loro potenziamento, attraverso la ripetizione di attacchi di phishing simulati. I clienti di Kaspersky Lab potrebbero trarre notevoli vantaggi dall’utilizzo dei servizi dei training Kaspersky Security Awareness.

Per ulteriori informazioni sulla minaccia del phishing in ambito finanziario, è disponibile anche un approfondimento sul sito dell’ICS CERT di Kaspersky Lab.

Fonte
Questar

5 Agosto 2018

Kaspersky : le password di protezione

E’ in aumento il trend di attacchi all’acceasso RDP dei server, oppure l’impersonazione di un administrator, dopo che un malintenzionato ha avuto accesso ad uno dei client della rete, con la conseguenza di avere piena libertà di disattivare o disinstallare la protezione e rimuovere eventuali log, ottenendo di fatto il controllo del server e lasciando l’utilizzatore ignaro di tutto.

I prodotti Kaspersky dispongono di password di protezione , che si consiglia di attivre di tutte.

  • Network Agent
    ha un’impostazione del genere nella sua policy
  • Kaspersky Endpoint Security 11
    come i suoi predecessori, permette di inserire un nome utente ed una password sia su diverse azioni utente (modifica protezione, chiusura, report, cambio licenza), sia sulla disinstallazione.
  • Security 10 for Windows Server
    ha un’opzione simile nella policy di protezione

    Fonte
    Questar

3 Agosto 2018