Kaspersky: in aumento gli attacchi doxing rivolti alle aziende

 

Tratto da www.lineaedp.it
Autore: Redazione LineaEDP – 30/03/2021
 
 

Secondo Kaspersky prende piede sempre di più il corporate doxing, la pratica di raccogliere informazioni riservate su un’organizzazione e i suoi dipendenti senza il loro consenso per danneggiarle o trarne profitto

 

doxing
 
 

Gli utenti malintenzionati hanno compreso l’efficacia delle strategie utilizzate dai gruppi APT (Advanced Persistent Threat) per raggiungere molti dei loro obiettivi, come ad esempio lo sfruttamento di ransomware per attacchi mirati rivolti alle organizzazioni. Secondo i ricercatori di Kaspersky, un’altra minaccia mirata a cui fare attenzione è il corporate doxing, ovvero la pratica di raccogliere informazioni riservate su un’organizzazione e i suoi dipendenti senza il loro consenso per danneggiarle o trarne profitto. L’incremento di informazioni disponibili al pubblico, i numerosi casi di fuga di dati e lo sviluppo della tecnologia rendono la vita facile agli attaccanti che mirano a truffare i dipendenti per ottenere informazioni riservate o addirittura il trasferimento di denaro.

Uno dei metodi utilizzati per fare doxing contro le organizzazioni è quello chiamato Business Email Compromise (BEC). Si stratta di attacchi mirati in cui i criminali informatici inviano e-mail ai dipendenti fingendosi un collega o comunque un altro dipendente dell’azienda. A febbraio 2021 Kaspersky ha rilevato 1.646 attacchi di questo tipo evidenziando quanto le organizzazioni siano vulnerabili a causa della quantità di informazioni disponibili pubblicamente. Generalmente, lo scopo di questi attacchi è quello di carpire informazioni riservate, come i database dei clienti, o di rubare fondi. Ad esempio, i ricercatori di Kaspersky analizzano regolarmente casi in cui i criminali informatici impersonano un dipendente dell’azienda presa di mira utilizzando email molto simili a quelle reali per ottenere denaro.

Perché questi attacchi possano essere realizzati su larga scala, i criminali informatici devono raccogliere e analizzare le informazioni disponibili pubblicamente, come quelle presenti sui social media. In questo modo, sono in grado di ottenere i nomi e i ruoli dei dipendenti, i loro spostamenti, il periodo di ferie e le relazioni personali.

Gli attacchi BEC sono solo una delle minacce che sfrutta le informazioni disponibili pubblicamente per danneggiare un’organizzazione. La varietà di modi in cui le aziende possono essere vittima di doxing è incredibile e oltre ai metodi più ovvi, come il phishing o la compilazione del profilo dell’azienda grazie alle informazioni raccolte da una fuga di dati, esistono anche approcci più creativi e tecnologici.

Probabilmente una delle strategie di doxing aziendale più comune in questo momento è il furto di identità. Di norma, i doxer si basano sulle informazioni disponibili per profilare dipendenti specifici e poi sfruttare la loro identità. Le nuove tecnologie come il deepfake rendono più facile lo sfruttamento di queste attività, a condizione che ci siano dati pubblici da cui partire. Per esempio, un video deepfake in cui viene mostrato il vero volto di un dipendente potrebbe danneggiare la reputazione dell’azienda coinvolta. Oltretutto, per creare questo tipo di contenuti, agli attaccanti è sufficiente qualche immagine del dipendente e informazioni personali di base. Anche la voce può essere sfruttata: i malintenzionati possono registrare la voce di qualcuno che parla o ha parlato in radio o in qualche podcast per poi copiarla e utilizzala in queste occasioni. Per esempio, potrebbero chiamare la contabilità e richiedere un trasferimento bancario urgente o l’invio del database dei clienti.

“Il doxing aziendale è una minaccia reale per i dati riservati di un’organizzazione e non è, come spesso si crede, un problema solo per gli utenti privati. Il doxing contro le organizzazioni, proprio come quello rivolto alle persone, può portare a perdite finanziarie e di reputazione, e più sensibili sono le informazioni rubate, maggiore sarà il danno. Allo stesso tempo, il doxing è una di quelle minacce che potrebbe essere prevenuta o quantomeno ridotta applicando rigide procedure di sicurezza all’interno dell’azienda”, ha commentato Roman Dedenok, Security Researcher presso Kaspersky.

Al fine di evitare o ridurre al minimo il rischio che un attacco abbia successo, gli esperti di Kaspersky raccomandano di:

  • Sensibilizzare i dipendenti sulla necessità di utilizzare solo canali aziendali ufficiali per discutere di questioni legate all’azienda ed evitare i servizi di messaggistica esterni.
  • Istruire i dipendenti in materia di cybersecurity. Questo è l’unico modo per contrastare efficacemente le tecniche di social engineering che vengono utilizzate dai criminali informatici. Per farlo, è possibile utilizzare una piattaforma per la formazione online come Kaspersky Automated Security Awareness Platform.
  • Sensibilizzare i dipendenti sulle principali minacce informatiche. Un dipendente preparato in materia di sicurezza informatica sarà in grado di riconoscere un attacco. Per esempio, se dovesse ricevere un’e-mail da un collega che richiede informazioni, penserà prima a chiamare il collega per avere conferma da lui circa il messaggio.
  • Utilizzare tecnologie anti-spam e anti-phishing. Kaspersky fornisce diverse soluzioni di questo tipo, che sono incluse nei seguenti prodotti pensati per il contesto aziendale: Kaspersky Security for Microsoft Exchange Servers, Kaspersky Security for Linux Mail Server, Kaspersky Secure Mail Gateway e il prodotto stand-alone Kaspersky Security for Microsoft Office 365.

Per informazioni sulle soluzioni Kaspersky: dircom@argonavis.it

2 Aprile 2021

Diverse app VPN hanno fatto trapelare i dati degli utenti

 

Tratto da Blog Kaspersky
Autore: Alexey Ferapontov – 17/03/2021
 
 
Una svista nella configurazione del server ha causato una fuga di dati dagli utenti di SuperVPN, GeckoVPN e ChatVPN. I dati sono ora è in vendita su un forum di cybercriminali
 

In vendita: database di informazioni relative a degli utenti rubati da tre app VPN per Android. Luogo: un popolare forum di cybercriminali (senza nome).

Secondo CyberNews, i tre database contengono i dati di 21 milioni di persone, trapelati da SuperVPN, GeckoVPN e ChatVPN. Al momento della stesura di questo articolo, SuperVPN aveva più di 100 milioni di download su Google Play, GeckoVPN più di un milione e ChatVPN più di 50.000.

I dati in vendita includono indirizzi e-mail e password (in funzione hash per i primi due servizi e in testo non formattato per ChatVPN), così come i nomi completi degli utenti e le informazioni sul paese e sui pagamenti. Uno dei database contiene anche numeri di serie dei dispositivi e gli ID. Gli indirizzi IP degli utenti non sono trapelati.

Inserzione su un forum di cybercriminali che offre i dati degli utenti di SuperVPN, GeckoVPN e ChatVPN. Fonte: Cybernews.com

Il fornitore ha ammesso di aver approfittato di un errore di configurazione che ha lasciato i server dei provider VPN accessibili utilizzando nomi utente e password di default.

Questa non è la prima apparizione di SuperVPN nei titoli dei giornali per le ragioni sbagliate. Nel luglio 2020, i ricercatori di VPNMentor hanno scoperto 1,2 TB di log trapelati da diversi provider VPN, tra cui SuperVPN. L’incidente attuale rappresenta la prima volta per le altre due app, GeckoVPN e ChatVPN, almeno, per quanto ne sappiamo noi o il pubblico. Un’altra fonte affidabile, Have I Been Pwned?, conferma l’incidente.

La rete privata virtuale è una tecnologia fondamentale per la navigazione sicura su Internet, ma non tutte le VPN sono ugualmente robuste.

22 Marzo 2021

Endian Spring Promo 2021

 

 

Endian prosegue nel suo impegno a supporto delle piccole e medie imprese italiane, proponendo un nuovo pacchetto di imperdibili promozioni sui prodotti best-seller.

 

Dal 15 Marzo 2021 fino al 15 maggio 2021 si potrà beneficiare della seguente promo:

 

Condizioni:

  • Prodotti oggetto della promozione:
    • Nuovi Acquisti: Endian UTM Mini 10 (Base e WiFi); Endian UTM Mercury 50 (Base e WiFi); Endian Hotspot 150.
    • Rinnovi: tutti i modelli UTM e Hotspot
  • Validità: dal 15 Marzo 2021 fino al 15 maggio 2021
  • Lo sconto si intende applicato sul listino utente finale
  • Non applicabile a listino EDUGOV
  • Non cumulabile con altre promozioni in corso, bundle, programmi commerciali o prezzi speciali (ad es. Alta affidabilità, Trade IN/UP o progetti).
  • Modulo WiFi in omaggio solo per prodotti ordinati in versione wifi e disponibilità fino a esaurimento scorte.
 

Per ulteriori informazioni: dircom@argonavis.it

19 Marzo 2021

Kaspersky: ML (Machine Learning) nel nuovo servizio MDR per le PMI

 

Tratto da www.lineaedp.it
Autore: Redazione LineaEDP – 17/03/2021
 
 
L’innovativo servizio di Kaspersky adatta l’offerta alla preparazione delle aziende in termini di sicurezza IT
 
Kaspersky-Logo_2019
 

Il nuovo servizio Kaspersky Managed Detection and Response (MDR) garantisce una protezione continua basata sul machine learning, consentendo ai team di sicurezza IT di concentrarsi sull’analisi, sulle indagini e sulla risposta alle minacce. Grazie alle due versioni del prodotto, Kaspersky MDR è ora disponibile non solo per le grandi imprese, ma anche per le aziende di medie dimensioni con diversi livelli di maturità ed esigenze di sicurezza IT. Con il lancio di MDR, Kaspersky rinnova anche il suo approccio basato sui framework di cybersecurity. I diversi framework combinano infatti vari set di soluzioni e servizi di sicurezza per la protezione da diversi tipi di minacce.

Le attività di rilevamento e risposta agli attacchi sofisticati richiedono competenze specifiche, ma i budget destinati alla cybersecurity non sempre prevedono la formazione interna o l’assunzione di tecnici specializzati. La mancanza di risorse può portare a rispondere in ritardo agli incidenti e, di conseguenza, a incrementare le perdite sostenute da un’impresa. Secondo il report di Kaspersky “IT Security Economics 2020”, il costo medio di una violazione dei dati per le imprese di grandi dimensioni aumenta di oltre 400 mila dollari a seconda che una violazione venga scoperta quasi istantaneamente o dopo una settimana.

Kaspersky Managed Detection and Response offre i vantaggi di un security operations center (SOC) in outsourcing senza che i team interni debbano avere competenze specifiche nel threat hunting e nell’analisi degli incidenti, il che può essere particolarmente rilevante per le aziende di medie dimensioni. Il servizio è arricchito da tecnologie di rilevamento e dalla vasta esperienza nel threat hunting e nella incident response di diversi team di esperti, tra cui il Global Research & Analysis Team (GReAT). È anche potenziato da AI Analyst che consente la risoluzione automatica degli alert e permette agli analisti del SOC di Kaspersky di concentrarsi sulla gestione delle segnalazioni più importanti. Questa combinazione di tecnologie e competenze offre ai clienti una protezione contro le minacce che eludono il rilevamento, ad esempio imitando programmi legittimi. Gli esperti di sicurezza IT sono in grado di controllare lo stato di protezione di tutte le risorse e la threat detections in tempo reale, di ricevere istruzioni di risposta pronte all’uso o autorizzare scenari gestiti.

Il servizio integra diversi componenti. I prodotti Kaspersky come, ad esempio, la endpoint protection o EDR, inviano la loro telemetria al Kaspersky Security Network. Questa telemetria viene poi analizzata nel SOC (Security Operations Center) interno di Kaspersky utilizzando più di 700 “hunt” proprietarie basate su TTP costantemente aggiornate e adattate alle esigenze del cliente e ai vari motori di rilevamento. Gli alert vengono raccolti da tutti gli endpoint, consentendo così al sistema di stabilire eventuali collegamenti tra una serie di attacchi a vari dispositivi. Successivamente, il team di threat hunting di Kaspersky convalida e classifica tutti i rilevamenti in ordine di importanza per garantire una risposta tempestiva. Dopo l’indagine, i clienti ricevono l’alert degli incidenti e una guida completa sulle azioni da intraprendere nel portale MDR dedicato. Le opzioni di risposta possono quindi essere avviate tramite un agente di endpoint detection and response (EDR). I clienti possono anche combinare MDR con l’Incident Response retainer di Kaspersky per esternalizzare completamente le indagini forensi sugli incidenti e la loro eliminazione.
Il livello Kaspersky MDR Optimum garantisce una protezione as-a-service chiavi in mano, mentre Kaspersky MDR Expert consente di formare e dotare di certificazioni OSCP, GCTI, SANS SEC560, SANS SEC660 gli analisti SOC del vendor, di accedere al Kaspersky Threat Intelligence Portal e a una API (Application Programming Interface) per integrare i security workflow esistenti.

Insieme a questo nuovo prodotto, Kaspersky presenta anche nuovi framework volti a soddisfare le esigenze delle aziende in termini di difesa dalle minacce e in base al livello di maturità della loro sicurezza IT. Kaspersky MDR potenzia ogni framework abilitando una funzione di sicurezza IT consolidata e consentendo ai team di esperti di sicurezza IT di focalizzarsi sulla gestione degli eventi critici evidenziati.

Kaspersky Security Foundations offre una protezione adattiva contro le minacce più diffuse che colpiscono endpoint, dispositivi mobili, infrastrutture cloud e server dei clienti. Questa solida soluzione di base aiuta le organizzazioni a valorizzare gli investimenti in sicurezza grazie alla prevenzione automatica delle minacce. Grazie al Premium Support e al portfolio rinnovato Professional Services, i clienti possono usufruire di assistenza professionale ogni volta che ne hanno bisogno.

Il framework Kaspersky Optimum Security migliora il livello di sicurezza rispetto a minacce nuove, sconosciute e difficili da rilevare, aiutando le piccole e medie imprese che dispongono di risorse di cybersecurity limitate a elaborare piani di incident response. Il framework si avvale di meccanismi di rilevamento avanzati con algoritmi basati sul machine learning e di una sandbox, e offre una maggiore visibilità delle minacce, una capacità di analisi delle cause degli incidenti e una vasta gamma di azioni di risposta. Kaspersky Optimum Security raccomanda inoltre programmi di formazione sulla security awareness per aiutare le organizzazioni a sviluppare una cultura aziendale di cybersicurezza.

Il framework Kaspersky Expert Security rappresenta una strategia olistica per aiutare ad informare e guidare gli esperti interni ad affrontare l’intera gamma delle complesse minacce odierne, come APT e attacchi mirati. Kaspersky Anti Targeted Attack Platform con Kaspersky EDR agisce come una soluzione di Extended Detection and Response (XDR), offrendo una protezione APT all-in-one con capacità di rilevamento delle minacce di rete e EDR. Gli IT security specialist sono dotati di tutte le tecnologie necessarie per gestire il rilevamento multidimensionale delle minacce di qualità superiore sia a livello di endpoint che di rete, intraprendendo indagini efficaci e una threat hunting proattiva e fornendo una risposta rapida e centralizzata attraverso un’unica soluzione. Inoltre, il framework mette a disposizione Kaspersky Threat Intelligence and training per aggiornare il personale addetto alla sicurezza IT, per accrescere la qualità dell’assistenza e il supporto immediato e per permettere di consultare gli esperti di terze parti di Kaspersky attraverso il portafoglio di servizi di cybersecurity.

Per informazioni sulle soluzioni Kaspersky: dircom@argonavis.it

18 Marzo 2021

Monero: Kaspersky rileva un aumento di 2000 attacchi in due mesi

 

Tratto da BitMAT
Autore: Redazione BitMAT – 12/03/2021
 
 
Aumentano drasticamente le installazioni di applicazioni fake in cui si cela la criptovaluta Monero
 
 
Monero

 

Alla fine di gennaio gli esperti di Kaspersky hanno registrato un severo aumento di applicazioni fake. Sotto questo fenomeno si nascondeva la criptovaluta Monero che, i cybercriminali, hanno distribuito, tramite queste applicazioni, nei vari siti web.

Kaspersky è arrivata alla conclusione che è stata messa a punto una vera e propria campagna distruttiva, che ha avuto inizio già in estate e segnalata dai membri della community di sicurezza. La segnalazione riguardava la distribuzione, da parte dei criminali informatici, di miner nascosti in finti programmi di installazione di antivirus.

Durante la seconda ondata di attacchi nel 2021, l’installer XMRig ha assunto le sembianze di diverse nuove applicazioni, come gli ad blocker AdShield e Netshield e il servizio OpenDNS. Monero viene distribuito sfruttando i nomi di famose applicazioni legittime per sistemi mobile e tenta di apparire come un’equivalente versione per Windows. Quando l’utente avvia manualmente il programma, quest’ultimo cambia le impostazioni DNS sul dispositivo in modo che tutti i domini vengano risolti attraverso i server degli attaccanti.

Questi server, a loro volta, impediscono agli utenti di accedere a determinati siti antivirus, come Malwarebytes.com. Come payload finale, il pacchetto contiene il famigerato miner open-source XMRig.

Secondo quanto emerso dai dati raccolti attraverso il Kaspersky Security Network, fino all’inizio di febbraio 2021, gli attaccanti hanno tentato di installare, con Monero, app fake sui dispositivi di 21.141 utenti.

Numero di utenti attaccati tra agosto 2020 e febbraio 2021

Al culmine della campagna, sono stati attaccati più di 2.500 utenti al giorno, la maggior parte dei quali localizzati in Russia e nella Comunità degli Stati Indipendenti.

Le soluzioni di Kaspersky per difendersi da Monero, rilevano le minacce precedentemente descritte con i seguenti nomi:

• Trojan.Win64.Patched.netyyk
• Trojan.Win32.DNSChanger.aaox
• Trojan.Win64.Miner.gen
• HEUR:Trojan.Multi.Miner.gen

17 Marzo 2021