Data breach, Garante Privacy sanziona Postel per 900mila euro – Una vulnerabilità, nota da tempo, ha reso inadeguate le misure di sicurezza e agevolato l’attacco

Tratto da www.garanteprivacy.it – News del 22/10/2024

Il Garante Privacy ha applicato una sanzione di 900mila euro a Postel Spa che per quasi un anno non è intervenuta su una già nota e segnalata vulnerabilità dei propri sistemi, attraverso la quale ha poi subito una violazione dei dati personali.

Nell’agosto del 2023, la società è stata oggetto di un attacco informatico di tipo ransomware che ha causato il blocco dei server e di alcune postazioni di lavoro.

In particolare l’attacco ha comportato l’esfiltrazione – e in alcuni casi la perdita di disponibilità – dei file contenenti i dati personali di circa 25mila interessati, fra dipendenti, ex dipendenti, congiunti, titolari di cariche societarie, candidati a posizioni lavorative e rappresentanti di imprese che intrattenevano rapporti commerciali con Postel.

Le informazioni, successivamente pubblicate nel dark web, riguardavano dati anagrafici e di contatto, dati di accesso e identificazione, dati di pagamento, nonché dati relativi a condanne penali e reati e, tra quelli appartenenti a categorie particolari, dati che rivelano l’appartenenza sindacale e relativi alla salute.

Nonostante la vulnerabilità fosse stata segnalata, prima dal produttore del software (settembre 2022, con la messa a disposizione degli aggiornamenti necessari a novembre 2022) e poi dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (novembre 2022), Postel non aveva aggiornato, come raccomandato, i propri sistemi.

La società è venuta così meno agli obblighi previsti dalla normativa di protezione dei dati personali che richiedono l’adozione di misure tecniche e organizzative in grado di garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio.

Dal provvedimento è emerso anche come, nella notifica di data breach al Garante e nelle successive integrazioni, l’azienda non abbia fornito informazioni esaustive sulla violazione e sulle misure di mitigazione o di eliminazione delle vulnerabilità riscontrate, comportando un allungamento dei tempi per le verifiche dell’Autorità.

Nel provvedimento adottato, il Garante ha ingiunto a Postel, oltre al pagamento della sanzione di 900mila euro, di effettuare un’azione straordinaria di analisi delle vulnerabilità dei propri sistemi, di predisporre un piano per rilevare e gestire tali vulnerabilità e di individuare tempistiche di rilevamento e di risposta adeguate al rischio.

30 Ottobre 2024

Decreto NIS: qualche chiarimento da ACN

Tratto da www.lineaedp.it – 17/10/2024

Autore: Redazione LineaEDP

Si è tanto parlato della Direttiva NIS2 che prevede nuovi obblighi per innalzare la sicurezza del Paese e ieri, 16 ottobre 2024 è entrata ufficialmente in vigore. Il decreto NIS, recante la nuova normativa italiana sulla Network and Information Security (NIS), mira a rafforzare la sicurezza e la resilienza cibernetica di imprese e pubbliche amministrazioni. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) è confermata quale Autorità competente e punto di contatto unico per la sua applicazione, delineando un percorso graduale e sostenibile per consentire alle organizzazioni pubbliche e private di adempiere ai nuovi obblighi di legge.

Le novità introdotte dal decreto NIS

Il decreto NIS introduce maggiori obblighi in materia di misure di sicurezza e notifica degli incidenti e rafforza i poteri di supervisione dell’Agenzia, in qualità di Autorità nazionale competente, nonché quelli degli organi preposti alla risposta agli incidenti e alla gestione delle crisi informatiche.

Aumentano inoltre i campi di applicazione della normativa. I settori interessati diventano 18, di cui 11 altamente critici e 7 critici, coinvolgendo oltre 80 tipologie di soggetti, distinti tra essenziali e importanti in relazione al livello di criticità delle attività svolte e del settore in cui operano.

Sono previsti anche nuovi strumenti per la sicurezza informatica, come la divulgazione coordinata delle vulnerabilità, da realizzarsi attraverso la cooperazione e la condivisione delle informazioni a livello nazionale ed europeo.

Il percorso di attuazione

L’adeguamento al decreto NIS prevede un percorso sostenibile con la graduale implementazione degli obblighi di legge. Per i soggetti interessati il primo passo è quello di registrarsi al portale di ACN. Per farlo c’è tempo dal 1° dicembre 2024 fino al 28 febbraio 2025.

Gli obblighi di notifica di incidente e delle misure di sicurezza verranno definiti in maniera progressiva e a valle delle consultazioni nell’ambito dei tavoli settoriali con le determine del Direttore Generale di ACN, che saranno adottate entro il primo quadrimestre del 2025.

È prevista, inoltre, una finestra temporale di implementazione differenziata: 9 mesi per le notifiche e 18 mesi per le misure di sicurezza, decorrenti dalla data di consolidamento dell’elenco dei soggetti NIS, previsto per aprile 2025.

Da aprile 2025 partirà quindi un percorso condiviso di rafforzamento della sicurezza informatica nazionale.

Per facilitare la comprensione delle novità del decreto NIS, l’ACN ha già pubblicato un video e alcune pagine informative sul proprio sito web istituzionale con questo slogan: “Proteggiamo i sistemi informatici per proteggere il Paese”.

21 Ottobre 2024

Sangfor è stata nominata nella categoria “Voice of the Customer” di Gartner® Peer Insights™ del 2024 per il software HCI full-stack

 

Tratto da www.sangfor.com – 16/10/2024

Autore: Sangfor Technologies

Sangfor Technologies continua a consolidare la sua leadership nel mercato dell’infrastruttura iperconvergente (HCI), ricevendo il riconoscimento di “Strong Performer” nel Gartner Voice of the Customer for Full-Stack Hyperconverged Infrastructure Software¹ 2024. Questo risultato si basa sul feedback reale degli utenti di Sangfor HCI, che crediamo rifletta la capacità della soluzione di soddisfare le diverse esigenze aziendali e di fornire risultati affidabili e ad alte prestazioni.

In particolare, abbiamo ricevuto il 100% di “Willingness to Recommend”, distinguendoci per le capacità del prodotto e l’esperienza complessiva del cliente in termini di vendita, implementazione e assistenza, sulla base di 30 risposte complessive. Questo è il quinto anno consecutivo che Sangfor ottiene il riconoscimento nel report, a dimostrazione della nostra costante presenza nel mercato altamente competitivo dell’HCI.

Il report 2024 ha esaminato i fornitori per un periodo di 18 mesi che è terminato il 31 luglio 2024 e Sangfor è stato uno dei sette vendor globali che hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Questo fa seguito al nostro riconoscimento come “Representative Vendor” nella Gartner Market Guide for Full-Stack HCI Software², che a nostro avviso ribadisce il nostro ruolo di protagonisti nello scenario HCI full-stack.

In particolare, abbiamo ricevuto il 100% di “Willingness to Recommend”, distinguendoci per le capacità del prodotto e l’esperienza complessiva del cliente in termini di vendita, implementazione e assistenza, sulla base di 30 risposte complessive. Questo è il quinto anno consecutivo che Sangfor ottiene il riconoscimento nel report, a dimostrazione della nostra costante presenza nel mercato altamente competitivo dell’HCI.

Spunti di riflessione per migliorare il processo decisionale

La scelta della tecnologia giusta può essere impegnativa, soprattutto in un panorama IT in rapida evoluzione. Il report “Gartner Voice of the Customer” fornisce alle aziende informazioni autentiche tratte da recensioni di pari livello, aiutandole a prendere decisioni più informate sulla base di esperienze reali degli utenti. A differenza delle ricerche tradizionali che si concentrano sull’analisi degli esperti, questo report raccoglie le opinioni di chi ha esperienza diretta con i prodotti.

In un mercato competitivo come quello del Full-Stack HCI, fattori come la facilità di implementazione, il supporto continuo e la comunicazione con il vendor giocano spesso un ruolo decisivo. A nostro avviso, il report Voice of the Customer contribuisce a ridurre l’incertezza per le aziende, offrendo una prospettiva imparziale su questi elementi cruciali. Tutte le recensioni sono controllate e riesaminate periodicamente da Gartner per garantirne la pertinenza e l’accuratezza.

Prestazioni di Sangfor nelle categorie chiave

Sangfor HCI ha ricevuto un punteggio elevato sulla base di 30 risposte complessive in diverse categorie chiave del report di quest’anno, con un feedback costantemente positivo da parte degli utenti. Ecco un’analisi più approfondita delle metriche di performance:

Capacità del prodotto – 4,9/5,0

Abbiamo ottenuto un punteggio quasi perfetto di 4,9, il più alto tra tutti i fornitori inclusi e superiore alla media di 4,69. I clienti hanno elogiato la capacità della soluzione di semplificare l’infrastruttura IT e ne hanno sottolineato l’affidabilità e la flessibilità nel soddisfare i vari requisiti aziendali.

Esperienza di vendita – 4,9/5,0

Il nostro punteggio di 4,9 per l’esperienza di vendita è stato anch’esso il più alto tra tutti i fornitori, superando la media generale di 4,71. I clienti hanno apprezzato la professionalità e la reattività dei nostri team di vendita, sottolineando la nostra capacità di comprendere e soddisfare le loro esigenze, il che ha contribuito a un’esperienza di acquisto senza intoppi.

Esperienza di deployment – 4,9/5,0

Con un punteggio di 4,9, abbiamo superato la media del settore di 4,79. I clienti hanno riferito di aver subito un’interruzione minima durante il processo di implementazione, notando che la soluzione si è integrata rapidamente e senza problemi negli ambienti esistenti.

Esperienza di assistenza – 5,0/5,0

I nostri servizi di assistenza hanno ricevuto un punteggio perfetto di 5,0, ben al di sopra della media di 4,77. I clienti hanno sottolineato la rapidità e l’efficacia dell’assistenza fornita dai nostri team di supporto, che hanno sempre risolto i problemi in modo rapido ed efficiente.

Trasformate il vostro business con Sangfor HCI

Le ottime prestazioni di Sangfor nel report Gartner Voice of the Customer for Full-Stack HCI 2024 sottolineano l’impegno dell’azienda nel fornire soluzioni affidabili e ricche di funzionalità, supportate da un’eccellente assistenza clienti. Le valutazioni elevate relative alle funzionalità dei prodotti, alle vendite, all’implementazione e all’assistenza riflettono la capacità dell’azienda di soddisfare le diverse esigenze delle aziende moderne.

Fonti:

  1. Gartner Inc., Voice of the Customer for Full-Stack Hyperconverged Infrastructure Software, By Peer Contributors, pubblicato il 27 settembre 2024.
  2. Gartner Inc., Market Guide for Full-Stack Hyperconverged Infrastructure Software, di Jeffrey Hewitt e altri, pubblicato l’8 aprile 2024.

Disclaimer: GARTNER e PEER INSIGHTS sono marchi di fabbrica e di servizio di Gartner, Inc. e/o delle sue affiliate e vengono qui utilizzati con l’autorizzazione. I contenuti di Gartner Peer Insights sono costituiti da opinioni di singoli utenti finali basate sulle proprie esperienze con i fornitori elencati nella piattaforma e non devono essere interpretati come dichiarazioni di fatto, né rappresentano le opinioni di Gartner o delle sue affiliate. Gartner non approva alcun fornitore, prodotto o servizio descritto in questi contenuti e non fornisce alcuna garanzia, espressa o implicita, in merito a questi contenuti, alla loro accuratezza o completezza, comprese le garanzie di commerciabilità o idoneità a uno scopo particolare.

Per ulteriori informazioni sulle soluzioni Sangfor: dircom@argonavis.it

17 Ottobre 2024

Bitdefender presenta la prima tecnologia di hardening proattivo e riduzione della superficie di attacco (PHASR) del settore

 
 
 

Tratto da www.bitdefender.it/news – 24/09/2024

Un nuovo standard all’avanguardia nel settore della sicurezza informatica che allinea dinamicamente il comportamento degli utenti con le strategie di difesa informatica per proteggere gli ambienti e ridurre in modo significativo i rischi

Bitdefender, leader mondiale della sicurezza informatica, annuncia Bitdefender GravityZone Proactive Hardening e Attack Surface Reduction (PHASR), una tecnologia innovativa che trasforma il modo in cui la sicurezza basata su una difesa in profondità viene applicata e gestita nelle aziende. GravityZone PHASR analizza il comportamento dei singoli utenti, come l’uso delle applicazioni, i privilegi delle risorse e altro, raggruppando gli utenti in gruppi con schemi simili. Questo approccio garantisce che le policy e i controlli di sicurezza siano associati con precisione ai privilegi e ai comportamenti previsti degli utenti, adattandosi dinamicamente all’evoluzione della superficie di attacco.

I responsabili della sicurezza faticano a tenere il passo con gli attacchi sempre più avanzati e frequenti. Questa sfida è amplificata dagli attuali modelli di sicurezza che si basano eccessivamente su rilevamento e risposta reattivi e su un approccio “unico” all’espansione delle superfici di attacco, alla gestione dell’esposizione e alle soluzioni di sicurezza degli endpoint.

GravityZone PHASR è una tecnologia di sicurezza all’avanguardia integrata in Bitdefender GravityZone, la piattaforma per la sicurezza unificata e l’analisi dei rischi di punta dell’azienda. Si basa su anni di modelli avanzati di machine learning (ML) applicati a singoli utenti, gruppi, applicazioni ed endpoint all’interno di Bitdefender GravityZone XDR. Applica algoritmi di intelligenza artificiale proprietari per stabilire norme comportamentali tra i gruppi, affrontando criticità come i diritti di accesso ai dati, l’uso delle applicazioni e le autorizzazioni di sicurezza, ottenendo una valutazione completa delle vulnerabilità e dei potenziali vettori di attacco che impattano sull’azienda.

GravityZone PHASR consente ai team della sicurezza di anticipare e mitigare rapidamente i rischi emergenti prima che si aggravino e si adatta perfettamente all’evoluzione delle minacce e dei ruoli degli utenti per garantire che le misure di sicurezza rimangano sempre allineate agli obiettivi aziendali. Ad esempio, se le responsabilità di un utente cambiano o se emerge una nuova tecnica di attacco, GravityZone PHASR suggerisce automaticamente le modifiche ai criteri per mantenere la protezione. Questo approccio proattivo consente alle aziende di ridurre drasticamente le mutevoli superfici di attacco.

I vantaggi principali di GravityZone PHASR:

  • Controlli di sicurezza adattivi e dinamici su misura per ogni azienda – GravityZone PHASR, integrato con la sicurezza degli endpoint e l’analisi dei rischi di GravityZone, mette in relazione i comportamenti degli utenti con le esposizioni alle minacce e gli attacchi noti, in base a fattori quali il tipo di lavoro, il settore e l’area geografica. Questo determina la configurazione ottimale della superficie di attacco, unica per ogni azienda, riducendo al minimo i rischi senza compromettere l’efficienza operativa.
  • Migrazione fondamentale verso una prevenzione proattiva e una protezione dell’ambiente
    GravityZone PHASR identifica e risolve le lacune di sicurezza prima che possano essere sfruttate, consentendo alle aziende di passare da un approccio tradizionale di rilevamento reattivo alla sicurezza a un modello di prevenzione proattiva all’avanguardia. Offre un rafforzamento della sicurezza specifico per gruppi di utenti, endpoint e qualsiasi terza parte connessa alla rete, consigliando ai team di sicurezza le azioni da intraprendere, tra cui il blocco di un utente o di un’applicazione sospetta con una mitigazione in un solo clic.
  • Ottimizzazione degli investimenti di sicurezza in essere – GravityZone PHASR massimizza gli investimenti esistenti in materia di sicurezza di un’azienda, identificando e implementando le modifiche alle policy che hanno il maggiore impatto sulla riduzione del rischio complessivo, come quelle associate agli attacchi alla supply chain, alle minacce interne, alle fusioni e acquisizioni e altro ancora. 

Mentre  Bitdefender continua a migliorare le proprie tecnologie di sicurezza per rispondere alla crescente domanda di hardening proattivo e riduzione della superficie di attacco, Bitdefender GravityZone PHASR sarà inizialmente disponibile per un gruppo selezionato di clienti del programma GravityZone Early Access, mentre una disponibilità più ampia  della soluzione è prevista per il 2025.

16 Ottobre 2024

IA: la questione della sicurezza è ancora troppo sottovalutata

Un nuovo report di Kaspersky evidenzia come i dirigenti della C-Suite potrebbero essere in ritardo nell’affrontare le complessità dell’IA in Europa, rischiando di non proteggersi adeguatamente dalle minacce avanzate e dalle sfide normative

I leader aziendali sono entusiasti di adottare l’intelligenza artificiale per semplificare le operazioni e ridurre i costi, ma spesso trascurano i rischi informatici e le normative globali emergenti in materia. Un nuovo report di Kaspersky (SCARICABILE QUI) rivela che, nonostante l’IA sia un fattore di forte trasformazione, come sostiene il 95% dei dirigenti C-Suite, solo il 59% si preoccupa delle fughe di dati associate. Meno di un quarto (22%) ha discusso in consiglio di amministrazione la possibilità di regolamentare l’uso dell’IA. Questo report evidenzia che i dirigenti della C-Suite potrebbero essere in ritardo nell’affrontare le complessità dell’IA in Europa, rischiando di non proteggersi adeguatamente dalle minacce avanzate e dalle sfide normative.

Poche tutele, ma l’IA è alla base delle funzioni fondamentali

L’IA è ormai parte integrante del business digitale, ma poche aziende hanno implementato misure di protezione: solo il 59% si preoccupa delle fughe di dati legate all’IA, e appena il 22% ha pensato di regolamentarne l’utilizzo. Al contempo, un quarto (24%) identifica l’IT e la cybersecurity come i principali settori da automatizzare. Le aziende europee si trovano ad affrontare una crescente ondata di sfide in ambito di cybersecurity, ma mancano spesso misure di protezione avanzate come backup o policy per la creazione di password sicure, restando così vulnerabili. Il 77% delle aziende europee ha subito almeno un incidente informatico negli ultimi due anni e il 75% di questi attacchi è stato definito grave.

Sebbene la Gen AI sia sempre più diffusa, i leader aziendali devono ancora essere sensibilizzati sui rischi informatici. L’ultimo report di Kaspersky rivela che:

· Il 95% dei dirigenti di alto livello afferma che la propria azienda utilizza l’IA, soprattutto nelle operazioni chiave (53%)

· Il 91% vuole capire come funzionano l’IA e i suoi processi di gestione dei dati

· Il 59% si preoccupa delle fughe di dati legati all’IA, ma solo il 22% pensa di regolamentarne l’uso

· Il 44% utilizza l’IA per ottimizzare i processi, colmare le lacune di competenza (40%) o migliorare lo sviluppo della forza lavoro

· Il 26% utilizza l’IA per promuovere l’innovazione, mentre la metà utilizza l’IA per automatizzare le attività

· Il 24% individua nell’IT e nella cybersecurity i principali fattori per l’automazione

· Il 22% ha discusso le normative sull’IA.

I leader aziendali accolgono con favore l’uso di assistenti digitali per i clienti e l’automazione per semplificare le operazioni, ma non sono ancora pienamente consapevoli dei rischi informatici e delle normative globali imminenti. Un nuovo report di Kaspersky indica che, pur conoscendo la trasformazione apportata dall’IA (95% dei dirigenti C-Suite), solo il 59% è preoccupato per le fughe di dati legate all’IA e meno di un quarto (22%) ha discusso in consiglio di amministrazione delle regolamentazioni, come l’IA Act dell’UE.

Le aziende devono allocare le risorse di cybersecurity in modo efficace e prepararsi subito. CEO, CISO e dipendenti riconoscono i pericoli delle violazioni della sicurezza informatica. Nonostante i continui richiami, i leader aziendali sono sopraffatti dall’esigenza di proteggere le loro aziende dai continui attacchi digitali. Il report Kaspersky mostra che il 64% degli incidenti informatici degli ultimi due anni è stato causato da un errore umano. Gli errori del personale interno sono, infatti, la causa più comune: il 15% è riconducibile ai professionisti IT, 14% agli addetti IT senior e il 16% a lavoratori che non operano nel settore IT.

Come diventare un esperto di IA

Poiché il panorama della cybersecurity dell’IA continua a essere sempre più impegnativo per le aziende, con minacce nuove ed esistenti, per affrontare questo problema sia ora che in futuro, i leader aziendali e le organizzazioni devono adottare le seguenti misure:

· Investire in corsi di formazione e in iniziative di cybersecurity e sensibilizzazione per tutti i livelli del personale in modo da rispondere a esigenze specifiche di sicurezza e ridurre al minimo il rischio di incidenti interni di cybersecurity.

· Aggiornare e informare tutti i dipendenti, compresi i professionisti IT e InfoSec, sulle minacce informatiche più diffuse e sulle misure proattive per contrastarle

· Prepararsi ai prossimi regolamenti come WP 29, NIS-2, EU RCE (resilienza), EU Supply Chain Act e EU AI Act.

· Utilizzare la simulazione interattiva per valutare le competenze e le capacità decisionali dei singoli in situazioni critiche. Esplorare le opzioni di giochi didattici interattivi per osservare e rispondere ad attacchi simulati.

· Integrare e coltivare una cultura della resilienza della cybersecurity e permettere alla forza lavoro di mitigare efficacemente le minacce emergenti.

· Considerare l’utilizzo di servizi di Threat Intelligence con soluzioni EDR, MDR e XDR all’avanguardia, come Kaspersky Next.

Per informazioni sulle soluzioni Kaspersky: dircom@argonavis.it

27 Settembre 2024