Software non aggiornato, quanto mi costi?

Tratto da LineaEDP
Autore: Redazione LineaEDP – 04/12/2020
 
 
Secondo un’indagine Kaspersky, le PMI con software obsoleti subiscono il 53% in più di danni economici in caso di violazione dei dati
 
 
 
 

Secondo un recente report di Kaspersky intitolato: “How businesses can minimize the cost of a data breach”, in caso di violazione dei dati le enterprise europee che utilizzano tecnologie obsolete subiscono il 23% delle perdite economiche in più rispetto alle aziende che aggiornano i propri software in modo tempestivo.

Per le PMI la differenza è ancora più netta, arrivando fino al 53%. Avere in uso software datati e non aggiornati è un problema abbastanza comune tra le imprese, infatti, quasi la metà delle organizzazioni europee (44%) utilizza almeno una tecnologia obsoleta nelle proprie infrastrutture.

Tutti i software presentano qualche vulnerabilità ma patch e aggiornamenti regolari possono minimizzare il rischio che vengano sfruttate. Per questo motivo si consiglia sempre agli utenti di installare le ultime versioni dei software non appena queste vengono rilasciate, anche se a volte richiedono molto tempo alle imprese.

Tenuto conto che in Europa il 44% delle aziende utilizza almeno una qualche forma di tecnologia obsoleta risulta fondamentale che le imprese diano la priorità al rinnovo dei software e si dimostrino disposte a investire per ottenere un risparmio economico sul lungo termine.

Software e OS non aggiornati: le perdite in euro

Nel caso in cui a subire una violazione dei dati sia un’impresa che utilizza tecnologia obsoleta come ad esempio sistemi operativi non aggiornati, vecchi software e dispositivi mobile non supportati, la perdita economica si attesta a 753.500 euro, il 23% in più dei costi per le aziende con tecnologie completamente aggiornate la cui perdita è di 610.000 euro. Guardando alle PMI con tecnologia obsoleta il danno economico totale è di 86.000 euro, ovvero il 53% in più rispetto ai 56.000 euro delle PMI che hanno installato tutti gli aggiornamenti necessari.

Tra le ragioni che vengono fornite per giustificare il mancato aggiornamento delle tecnologie, quella più comunemente segnalata è l’incompatibilità degli aggiornamenti con i software aziendali (46%). Questa motivazione può essere molto importante per le organizzazioni che sviluppano software internamente per soddisfare le loro esigenze o quando si utilizzano applicazioni molto specifiche con supporto limitato. Gli altri motivi segnalati appaiono più concreti: i dipendenti spesso si rifiutano di lavorare utilizzando le nuove versioni dei software (46%). In alcuni casi, le tecnologie non vengono aggiornate perché appartengono ai membri della C-suite (25%).

Come sottolineato in una nota ufficiale da Sergey Martsynkyan, Head of B2B Product Marketing di Kaspersky: «Qualsiasi costo aggiuntivo può rivelarsi un problema per le aziende, soprattutto in questo periodo. La situazione economica mondiale è instabile a causa della pandemia ed è prevista una diminuzione degli investimenti nel settore IT e nella cybersecurity. Per questo motivo nel report di quest’anno “IT Security Economics” abbiamo voluto indagare come le aziende possano ridurre i danni in caso di incidenti di sicurezza informatica. Il report argomenta in modo approfondito l’importanza della questione legata ai software obsoleti. Anche se è impossibile sbarazzarsene da un giorno all’altro, esistono alcune misure da prendere per minimizzare il rischio. Le imprese non solo possono risparmiare denaro, ma possono anche evitare altre potenziali conseguenze – il che è cruciale per qualsiasi azienda».

Come risparmiare denaro e ridurre i rischi di data breach

Per risparmiare denaro e ridurre al minimo il rischio di violazione dei dati come conseguenza delle vulnerabilità dei software, Kaspersky suggerisce di adottare le seguenti misure:

  • Assicurarsi che l’azienda utilizzi l’ultima versione dei sistemi operativi e delle applicazioni scelte, abilitando le funzionalità di autoaggiornamento in modo che il software sia sempre aggiornato.
  • Se non è possibile aggiornare il software si consiglia, insieme ad altre misure, di gestire questo vettore di attacco separando in modo intelligente i nodi vulnerabili dal resto della rete.
  • Attivare la funzione di vulnerability assessment e di gestione delle patch della soluzione di protezione degli endpoint. In questo modo è possibile eliminare automaticamente le vulnerabilità nel software dell’infrastruttura, installare le patch in modo proattivo e scaricare gli aggiornamenti essenziali del software.
  • È importante aumentare la consapevolezza riguardo la sicurezza e le competenze pratiche in materia di sicurezza informatica per i manager IT, in quanto sono in prima linea quando si tratta di aggiornamenti dell’infrastruttura informatica. Un corso di formazione online sulla cybersecurity può essere d’aiuto.
  • I sistemi IT critici e le tecnologie dei sistemi operativi devono essere sempre protetti indipendentemente dall’eventuale disponibilità di aggiornamenti dei software. Questo vuol dire che dovrebbero consentire solo attività prestabilite dai sistemi. KasperskyOS supporta questo concetto, conosciuto anche come cyber-immunity, che viene utilizzato per costruire sistemi IT secure by design.

Per informazioni sulle soluzioni Kaspersky: dircom@argonavis.it

11 Dicembre 2020

Gestione centralizzata degli aggiornamenti

Le vulnerabilità delle applicazioni sono una grave minaccia per la sicurezza informatica, una organizzazione che vuole proteggersi deve necessariamente utilizzare uno strumento di gestione degli aggiornamenti.keyboard-453760_1280

Uno dei problemi che possono verificarsi quando gli aggiornamenti non sono gestiti da uno strumento centralizzato, e che risulta più evidente, è un serio problema di connettività, che si verifica quando tante macchine appartenenti alla rete locale cercano di scaricare dalla sorgente degli aggiornamenti esterni delle patch molto consistenti.

Un caso recente si è verificato i primi giorni del mese di agosto 2015, con il rilascio di alcuni aggiornamenti in grado di rendere compatibile windows 7 al passaggio alla nuova versione windows 10.

In quei giorni i provider di connettività hanno registrato un aumento del traffico generalizzato sulla propria rete di oltre il 30%.

Le organizzioni che non avevano previsto un sistema di repository interno degli aggiornamenti Microsoft WSUS o un altro strumento di gestione delle Patch hanno avuto notevoli problemi di congestione della rete e saturazione della connettività.

Kaspersky Security Center

Kaspersky Security Center, mette a disposizione uno strumento completo di gestione delle patch, in grado di monitorare gli aggiornamenti da installare non solo per i prodotti Microsoft ma anche per gli altri produttori, caratteristica fondamentale visto che la maggior parte delle vulnerabilità viene trovata su altre applicazioni.

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Per ciascun aggiornamento viene mostrato il nome del programma a cui si applica, il livello di rischio, su quante macchine è necessario installarlo.

E’ possibile creare delle attività che si occupano di installare automaticamente gli aggiornamenti di sicurezza che raggiungono il livello di sicurezza specificato nel task.

Inoltre Kaspersky Security Center svolge il compito di repository per tutti gli aggiornamenti: dell’applicazione Kaspersky e delle applicazioni di terze parti, eliminando il rischio di saturazione delle connettività.

Tutti gli aggiornamenti vengono scaricare secondo una policy su Kaspersky Security Center, ed installati direttamente sulle macchine, in questa maniera il traffico internet è ridotto.

Kaspersky Security Center è in grado di sostituire completamente WSUS nelle sue funzioni riducendo ad un unico punto di gestione l’intera infrastruttura.

31 Agosto 2015

Kaspersky Security Network

kasperskyLa tempestività è un requisito fondamentale per un sistema anti-malware, si stima che ogni secondo compaiono circa 2-3 nuove minacce per un valore globale di oltre 200 mila campioni di malware analizzati al giorno.

Per riuscire in questo obiettivo i prodotti KasperskyLAB sfruttano il Kaspersky Security Network (noto anche KSN).

Si tratta di un sistema basato su cloud che riceve segnalazioni su attività sospette nei computer degli utenti, con invio istantaneo delle informazioni sui file (il file invece non viene trasmesso, garantendo la riservatezza dell’utente) che tentano di effettuare operazioni pericolose.

Se la segnalazione arriva da molti campioni, allora il sistema automatico può facilmente arrivare a trarre delle conclusioni, se siamo di fronte ad una minaccia KSN lo aggiunge immediatamente al database UDS (Urgent Detection System), disponibile per tutti gli utenti, in caso contrario il file verrà inserito nella whitelist.

In caso si tratti di una vera minaccia, i campioni sono abbondanti e questo processo impiega circa 40 secondi ad esprire un verdetto, periodo dopo il quale tutti i clienti che fanno uso di KSN risultano protetti dalla nuova minaccia.

Per chi non utilizza KSN e non può accedere ai suoi dati, occorre attendere che gli esperti di KasperskyLAB abbiano analizzato manualmente la minaccia, a cui viene assegnata una pericolosità ed una descrizione, prima di essere pubblicata nelle firme dell’antivirus. Questa operazione può impiegare diverse ore, troppo tempo per i sistemi moderni.

In realtà durante questo periodo, in cui la minaccia non è stata ancora individuata, un’altra tecnologia fondamentale: System Watcher potrebbe essere in grado di scoprirla ed arrestarla, rimane comunque consigliato sfruttare del servizio KSN.

Argonavis dispone di tecnici certificati sui prodotti KasperskyLAB, in grado di aiutare il cliente a configurare correttamente la protezione ed ottenere il massimo risultato.

Contattaci per avere maggiori informazioni

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8 Luglio 2015

Vulnerabilità delle applicazioni

kasperskyNel ambito della sicurezza informatica si dà poca considerazione ad un aspetto molto importante, le vulnerabilità che le applicazioni introducono nei sistemi.

Spesso le applicazioni per poter funzionare devono disporre di privilegi elevati o comunque hanno possibilità di accedere a risorse in modo incontrollato, ed è un’ottima possibilità messa a disposizione di un’attaccante.

I responsabili IT trascurano spesso, la gestione degli aggiornamenti quando introducono correzione ai problemi di sicurezza, mentre invece sono molto ricettivi quando gli aggiornamenti producono miglioramenti al funzionamento.

Kaspersky fra le funzionalità di gestione dei sistemi ha introdotto una funzione di gestione degli aggiornamenti delle applicazioni, che permette di individuare fra le applicazioni installate, quelle che hanno delle vulnerabilità note e pianificare strategie di aggiornamento automatico o comunque centralizzato.

Argonavis dispone di tecnici certificati sui prodotti KasperskyLAB, in grado di aiutare il cliente a configurare correttamente la protezione ed ottenere il massimo risultato.

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7 Luglio 2015

Aggiornamento dei prodotti Kaspersky Lab – Monitorare l’Update Agent

E’ possibile monitorare il lavoro svolto dagli Update Agent, Kaspersky Security Center, presenta una statistica con informazioni molto utili sul lavoro svolto.

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In particolare potremmo controllare quantità di traffico trasmessa tramite protocollo TCP, la percentuale degli aggiornamenti inviata tramite Multicast, la dimensione della cartella che contiene gli aggiornamenti.

Le attività svolte come Connection Gateway non sono presenti in questa statistica.

Multicast

Usando Update Agent, è possibile ridurre il numero di connessioni al Kaspersky Security Center. Gli Endpoint del gruppo avranno aggiornamenti e pacchetti di installazione non dal server, ma dagli Update Agent del proprio gruppi.

Kaspersky Security Center verrà contattato solo dagli Update Agent. Questo approccio bilancia il carico della rete, ma non può diminuire il volume complessivo di dati trasferiti. In ogni caso, ogni Endpoint scarica gli aggiornamenti richiesti e pacchetti attraverso la rete.

Per diminuire il volume di dati trasferiti, Update Agent ha la funzione multicast.
Utilizzando questo protocollo
Update Agent è in grado di distribuire aggiornamenti e pacchetti di installazione a tutti gli Endpoint in contemporanea, durante una singola sessione, gli Endpoint ricevono in contemporanea l’aggiornamento.

8 Maggio 2015