Kaspersky Lab : Global Transparency Initiative

La Global Transparency Initiative di Kaspersky Lab prevede l’adattamento della struttura aziendale e lo spostamento di una serie di processi core dalla Russia alla Svizzera.

Tra questi processi figurano l’archiviazione e l’elaborazione dei dati dei clienti per la maggior parte delle regioni, così come l’assemblaggio del software e gli aggiornamenti per il rilevamento delle minacce.

Per assicurare la piena trasparenza e la totale integrità, Kaspersky Lab sta coinvolgendo un ente terzo e indipendente per la supervisione di queste attività, anche questo con sede in Svizzera.

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24 Luglio 2018

SealPath : proteggi i tuoi file sempre , ovunque, con facilità

 

La condivisione dei documenti e delle informazioni con colleghi, clienti, fornitori o consulenti, rende più difficile il controllo e la protezione dei dati aziendali sensibili e riservati, non solo sotto il profilo privacy ma anche sotto il profilo delle informazioni che non devono essere divulgate

Il patrimonio informativo dell’azienda può così essere oggetto di perdite, furti, attacchi interni e/o esterni, e occorre difenderlo.

Con Sealpath IRM gli utenti aziendali possono, con estrema facilità, proteggere e controllare sempre i documenti.

Sealpath IRM impedisce che informazioni riservate, ovunque esse siano, sulla rete aziendale, sulle reti dei clienti o dei partner, nel cloud (ad es. Box, Dropbox, ecc.) o su un dispositivo mobile, possano essere visti o usati da utenti non autorizzati. Inoltre, offrendo una APP semplice e intuitiva, ha risolto la complessa gestione di un sistema di crittografia.

La soluzione, in estrema sintesi,

–      protegge i documenti riservati con crittografia persistente che accompagna i file ovunque essi siano
–      gestisce e controlla chi accede ai documenti riservati, quando e con quale permesso (sola lettura, modifica, stampa, copia e incolla, ecc.),
–      registra i dettagli degli accessi ai documenti, ovunque si trovino, e se qualcuno tenta di accedervi senza autorizzazione
–      consente di dimostrare che i documenti con dati personali e/o sensibili sono protetti con sistemi di crittografia e con misure tecniche che assicurano che l’accesso ad essi sia impossibile senza autorizzazione, rispondendo così anche al principio di accountability del GDPR, il nuovo Regolamento Europeo in materia di Privacy.

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28 Giugno 2018

Skygofree, spionaggio via mobile in stile hollywoodiano

Skygofree, spionaggio via mobile in stile hollywoodiano

Dal blog di Kaspersky LAB

La maggior parte dei Trojan hanno in comune più o meno le stesse caratteristiche: dopo essersi insinuati nel dispositivi, possono appropriarsi delle informazioni di pagamenti del proprietario, effettuare il mining di criptomonete al posto del cybercriminali oppure cifrano i dati e richiedono un riscatto. Tuttavia, alcuni Trojan posseggono capacità che ricordano film di spionaggio degni di Hollywood. Continua a leggere Skygofree, spionaggio via mobile in stile hollywoodiano

20 Gennaio 2018

Subscription Bombing

Subscription Bombing è una nuova tecnica per generare messaggi non desiderati (“spam”).

La tecnica consiste nel completare (con metodi automatici) migliaia di form di registrazione o di richiesta di informazioni, che generano automaticamente delle mail dirette all’indirizzo che è stato inserito all’interno il form. E’ sufficiente compilare il form, utilizzando l’indirizzo email della vittima per fargli recapitare migliaia di email in contemporanea.

I siti a rischio sono quelli che non usano dei metodi per individuare i form compilati con sistemi automatici, con meccanismi con il CAPTCHA.

Per i sistemi antispam tutti questi messaggi sono legittimi, perché generati da sistemi perfettamente regolari, arrivano ciascuno dal server corretto e molte volte rispettano anche il record SPF.
Se l’utente avesse usato realmente il proprio indirizzo email ed effettuato quella registrazione oppure compilato il modulo per la richiesta di informazioni quella mail è richiesta e deve arrivare.

Questo genere di attacco ha due vittime:

  • il proprietario del sito web che rischia di finire in qualche blacklist pubblica, ad esempio Spamhaus è molto attenta a questo fenomeno e comunque si ritrova nel database un numero elevato di iscrizioni o richieste fittizie.
  • il proprietario della mail che si ritrova la casella invasa di messaggi di posta non desiderati e rischia fra i tanti messaggi di non notare qualche messaggio di posta importante.

Questo genere di attacco comporta un fenomeno che potremmo definire “fumogeno digitale“. Supponiamo che l’attaccante abbia le nostre credenziali del conto PayPal e sia pronto ad effettuare un trasferimento di denaro. Gli resta il problema di sopprimere i messaggi di posta verso il nostro indirizzo che potrebbero allarmarci. Con un attacco del genere fra i migliaia di messaggi non desiderati che potrebbero arrivare alla casella in contemporanea il messaggio di PayPal che ci indica l’avvenuto trasferimento potrebbe anche passare inosservato, considerato che sono frequentementi i messaggi di phishing con oggetto PayPal.

argonavislab

Argonavis ed i suoi esperti in sicurezza informatica sono a tua disposizione per darti supporto ed aiutarti a proteggere la tua azienda dai rischi informatici.

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12 Marzo 2017

Come funziona DKIM per proteggere la tua posta

DKIM (DomainKeys Identified Mail) è un metodo utilizzato per identificare il mittente di un messaggio, evitando il rischio di Spoofing del dominio mittente (obiettivo raggiunto anche da SPF) ed inoltre permette l’identificazione di alterazioni sul contenuto del messaggio.

DKIM basa il suo funzionamento sul meccanismo crittografico, facendo ricorso all’algoritmo SHA a chiave assimetrica, il mittente conserverà con le opportune precauzioni la chiave privata sul mail gateway (mail server, server antispam o l’smtp relay) del proprio dominio e pubblicherà sul DNS un record TXT con la chiave pubblica.

Quando il messaggio viene inviato dal server corretto, al messaggio viene aggiunto un tag con il digest del messaggio, calcolato usando la chiave privata.

Il destinatario, recuperata la chiave pubblica sul record TXT del DNS del dominio mittente, può verificare se il messaggio è stato alterato o comunque se non è stata utilizzata la chiave privata del dominio mittente, in modo da accorgersi dell’inaffidabilità del mittente.

Se il sistema di posta del destinatario non supportasse DKIM il messaggio verrebbe comunque letto correttamente, infatti il messaggio viaggia in chiaro e non in forma cifrata. DKIM non garantisce la riservatezza della comunicazione ma solo l’identificazione del mittente e l’inalterabilità del contenuto.

Purtroppo è valido lo stesso discorso fatto per SPF, la scarsa diffusione di questi sistemi permette di avere ancora percentuali di spam che superano il 50% dei messaggi validi, una adozione capillare di questi sistemi permetterebbe di abbattere i livelli di spam.

Zimbra supporta pienamente questo meccanismo di protezione del mittente, i tecnici Argonavis sono a tua disposizione per aiutarti ad implementare le tecniche di protezioni più efficaci per proteggere la tua organizzazione da attacchi ed eventuali perdite economiche.

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13 Gennaio 2017