Limitare un attacco brute force

Abbiamo già visto come deve essere una password per potersi considerare sicura, tuttavia anche se in tempi decisamente lunghi qualcuno potrebbe effettuare un attacco brute force, ovvero si tentano tutte le possibili combinazioni alfanumeriche, in realtà spesso si tentano termini da dizionario per ridurre le combinazioni da tentare (da qui il termine attacco dizionario).

Zimbra permette di stabilire nella policy dopo quanti tentativi falliti per quell’utente impostare un blocco e la durata, ovvero dopo quante ore sarà nuovamente possibile collegarsi.

Durante questo periodo anche se venisse inserita una password corretta all’utente verrebbe mostrato il messaggio di errore in fase di autenticazione come se avesse inserito una password sbagliata.

Zimbra password

Il comando

/opt/zimbra/bin/zmprov -l gaaa -v | grep "# name \|zimbraAccountStatus:

permette di mostrare quali utenti sono bloccati.

I tecnici Argonavis potranno fornirti informazioni tecniche e commerciali su Zimbra di cui potresti avere bisogno

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17 Giugno 2015

Scelta di una buona password

Se il nostro server non permette open relay l’unico modo per poterlo utilizzare per inviare messaggi è sfruttare una utenza valida.

La regola base prevede di evitare, nella scelta di una password, nomi o termini ricavabili da vocabolario, quindi deve essere una sequenza più o meno casuale di caratteri alfanumerici maiuscoli e minuscoli, possibilmente con l’aggiunta di caratteri speciali.

La lunghezza della password costituisce un buon requisito per la robustezza, ad esempio una password lunga 4 caratteri è individuabile in circa 41 milioni di tentativi, mentre una password di 8 caratteri richiede nel caso peggiore 16*10^16 tentativi.

L’elenco completo di regole per la costruzione di una buona password è il seguente:

  • Non utilizzare nomi e vocaboli da dizionario o qualcosa che vi possa essere ricondotto (es. numero di telefono o data di nascita)
  • Utilizzo di caratteri alfanumerici maiuscoli e minuscoli
  • Utilizzo di caratteri speciali (possibilmente da utilizzare all’interno della password e non alla fine)
  • Evitare le ripetizioni di caratteri (maiuscoli o minuscoli) o numeri
  • Evitare di mettere consecutivamente sequenze di lettere solo maiuscole, solo minuscole o numeriche.

La prevenzione rispetto la compromissione di una password è una attività complessa, anche perché spesso è scelta dall’utente e l’amministratore ha poco margine di controllo sulla scelta.

Zimbra permette di definire delle regole, che permettono di validare la password scelta dall’utente

zimbra password

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16 Giugno 2015