“I tuoi dati sono un tesoro”: il video del Garante per raccontare cos’è la privacy

 
 
Tratto da www.garanteprivacy.it
 
 

Raccontare l’attività del Garante per la privacy, il ruolo svolto da quasi venticinque anni a fianco delle persone per difendere la loro riservatezza e la loro libertà. Spiegare il valore dei dati personali e perché è importante proteggerli, nella vita di tutti i giorni, soprattutto oggi nella dimensione digitale nella quale siamo immersi.

Raccontare tutto questo e farlo parlando anche al cuore delle persone.

E’ su questo che ha puntato il Garante per la privacy con questo video istituzionale, che utilizza un linguaggio nuovo per l’Autorità e inaugura un nuovo corso nella sua comunicazione.

Il claim racchiude in sé l’obiettivo che si pone questo video: rendere consapevoli le persone di un tesoro da proteggere. Insieme.

25 Gennaio 2021

Endian Kick-Off 2021 Promotion

Nello scenario attuale in cui le modalità di lavoro e di comunicazione sono messe a dura prova, la cybersecurity continua ad essere una tematica di fondamentale importanza.

Endian prosegue nel suo impegno a supporto delle piccole e medie imprese italiane, proponendo oggi un nuovo pacchetto di imperdibili promozioni sui prodotti best-seller.

A partire dal 18 Gennaio 2021 fino al 12 Marzo 2021 saranno in vigore le seguenti condizioni Promo Kick-Off 2021:

  • Nuove Attivazioni:
    • Sconto 50% su Maintenance dei modelli Mini10, Mercury50 e Mercury100.
  • Rinnovi Maintenance:
    • Bonus su periodo scaduto (fino ad un massimo di 6 mesi) per tutti i modelli UTM e Hotspot.

Condizioni:

  • Prodotti oggetto della promozione: Nuovi Acquisti: Mini10 (Base e Wifi); Mercury50 (Base e Wifi); Mercury100. Rinnovi: tutti i modelli UTM e Hotspot
  • Validità: dal 18 Gennaio 2021 al 12 Marzo 2021
  • Lo sconto si intende applicato sul listino utente finale
  • Non applicabile a listino EDUGOV
  • Non cumulabile con altre promozioni in corso, bundle, programmi commerciali o prezzi speciali (ad es. Alta affidabilità, Trade IN/UP o progetti).

Per ulteriori informazioni: dircom@argonavis.it

22 Gennaio 2021

Backup e ripristino di Microsoft Teams nel NUOVO Veeam Backup for Microsoft Office 365 v5

Tratto da Blog Veeam
Autore: Karinne Bessette – 14/12/2020
 

Per anni Veeam si è affermata come la soluzione di backup n.1 per Office 365: questo è ancora più vero con la versione 5 di Veeam Backup for Microsoft Office 365, che aggiunge backup e ripristino specializzati per Microsoft Teams. La versione 5 comprende inoltre Veeam Explorer for Microsoft Teams, che consente una ricerca granulare tra i componenti di Teams, con un ripristino più rapido e semplice creato per Teams. Inoltre, Veeam ha apportato miglioramenti all’architettura, con un enorme incremento della scalabilità per supportare le aziende più grandi, e ha aggiunto delle nuove API RESTful per contribuire alla gestione dell’automazione.

 

Supporto al backup di Microsoft Teams

Microsoft Teams è uno strumento di collaborazione e comunicazione in tempo reale che ha conquistato il mercato, crescendo di oltre il 50% in 6 mesi e aggiungendo 115 milioni di utenti attivi ogni giorno (1). Teams rende più facile che mai rimanere in contatto, ora che il lavoro a distanza è diventato la norma. Sebbene i dati di Teams abbiano una propria retention di base, quest’ultima non protegge completamente dall’eliminazione accidentale o dalle minacce alla sicurezza che portano alla perdita di dati, né consente la retention a lungo termine a scopo di conformità o normativo.

Il metodo legacy del backup di Microsoft Teams consisteva nell’eseguire il backup dei punti dati sottostanti per Microsoft Teams in SharePoint Online, Exchange e OneDrive. In Veeam Backup for Microsoft Office 365 v5, Veeam sfrutta una nuova API di Microsoft che ci consente di leggere i metadati sottostanti per Microsoft Teams. Questi metadati consentono a Veeam di sapere quale punto dati sottostante è associato a quale canale, per un backup efficiente e un’esperienza di ripristino automatizzata senza interruzioni per Microsoft Teams.

Veeam Explorer for Microsoft Teams include il ripristino di canali, impostazioni, autorizzazioni, applicazioni e schede di Teams, inclusi dati e componenti. Le funzionalità di ricerca avanzate, inclusi 17 parametri di campo per file e post da cercare, rendono l’eDiscovery un gioco da ragazzi. L’explorer consente inoltre la flessibilità di ripristinare i canali di intere organizzazioni fino ai singoli file e messaggi con pochi clic.

 

 

Miglioramenti delle prestazioni

Le prestazioni sono sempre un argomento importante per i software di backup e Veeam Backup for Microsoft Office 365 non fa eccezione. La versione 5 introduce alcune modifiche significative per consentire un’elaborazione delle organizzazioni più veloce e con maggiore scalabilità. In questa versione, gli oggetti di SharePoint vengono ora elaborati in parallelo da ogni sito, il che accelera notevolmente l’elaborazione di siti di grandi dimensioni.

Molti miglioramenti di questa versione derivano dai proxy. Una singola installazione può ora gestire cinque volte il numero di proxy rispetto a prima, consentendo il backup di ambienti più grandi da una console centralizzata. Nella versione precedente, i proxy dovevano essere distribuiti sullo stesso dominio o su un dominio affidabile come il server di backup. Questa versione ora supporta la distribuzione di proxy in gruppi di lavoro, offrendo maggiore flessibilità per lo scale-out di un ambiente. Infine, per migliorare le prestazioni, la versione 5 fornisce un trasferimento dei dati di Office 365 due volte più veloce tra database locali e repository di object storage.

 

 

Aggiornamenti delle API RestFUL

Le API RESTful sono una parte essenziale di qualsiasi software e consentono l’automazione e la semplificazione dei flussi di lavoro. Con l’integrazione del nuovo explorer di Microsoft Teams, Veeam ha anche sviluppato una suite completa di API RESTful per integrare e automatizzare questi ripristini. I report mensili sull’utilizzo che aiutano i provider a estrarre in modo granulare le informazioni di ciascuna organizzazione per la fatturazione possono ora essere elaborati tramite API RESTful in formato JSON. Infine, le API RESTful di Veeam Backup for Microsoft 365 v5 comprendono la possibilità di aggiornare, revocare e aggiungere licenze utente.

 

(1) “L’utilizzo di Microsoft Teams aumenta del 50% a 115 milioni di utenti attivi giornalieri”, the Verge

 

Per informazioni: dircom@argonavis.it

18 Gennaio 2021

Allerta da Kaspersky per gli utenti italiani di WhatsApp

 

Tratto da LineaEDP
Autore: Redazione LineaEDP – 13/01/2021
 

Kaspersky rileva una nuova truffa di phishing rivolta agli utenti italiani che sfrutta WhatsApp per carpire i loro dati bancari

 

 

I ricercatori di Kaspersky hanno rilevato una nuova truffa che vede come protagonista WhatsApp, la nota applicazione di messaggistica istantanea utilizzata da oltre due miliardi di persone in 180 Paesi.

La nuova truffa, rivolta agli utenti italiani di WhatsApp, è stata inizialmente rilevata il 30 dicembre 2020 ed è ancora attiva.

Il metodo usato è un classico schema di phishing: l’utente riceve una e-mail in cui viene avvisato che il proprio account WhatsApp è prossimo alla scadenza e viene dunque invitato a rinnovare la registrazione entro 24 ore per evitare di perdere messaggi, foto e video condivisi. Per completare l’operazione, l’utente può pagare tramite carta di credito il rinnovo del servizio per 1 fino a 5 anni, inserendo il codice della propria carta e altre informazioni riservate come CVC e password-3D-secure.

Lo scopo di questa truffa è, infatti, carpire i dati bancari degli utenti.

Il phishing è un’attività relativamente semplice e a basso costo e i criminali informatici continuano a farne ampio uso. Secondo quanto emerso dal report di Kaspersky, infatti, nel terzo trimestre del 2020 la quota media di spam nel traffico postale globale è stata del 48,91%, mentre il sistema Anti-Phishing di Kaspersky da solo ha impedito 103.060.725 tentativi di reindirizzare gli utenti verso pagine fake.

Per proteggersi dal phishing, i ricercatori di Kaspersky raccomandano di:

  • Verificare che i messaggi provengano da fonti affidabili
  • Non cliccare i link da e-mail o messaggi sospetti
  • Verificare l’autenticità dei siti web visitati
  • Installare una soluzione di sicurezza con database aggiornati che includano la conoscenza delle più recenti risorse di phishing e spam.

Per informazioni sulle soluzioni Kaspersky: dircom@argonavis.it

14 Gennaio 2021

Kaspersky rileva somiglianze di codice tra Kazuar e Sunburst

 

Tratto da LineaEDP
Autore: Redazione LineaEDP – 12/01/2021
 

Gli esperti di Kaspersky hanno rilevato numerose somiglianze di codice tra Sunburst e le versioni note della backdoor Kazuar

 

 

Il 13 dicembre 2020, FireEye, Microsoft e SolarWinds hanno annunciato la scoperta di un sofisticato attacco su larga scala alla supply chain per il quale è stato implementato “Sunburst”, un malware precedentemente sconosciuto che ha preso di mira i clienti della piattaforma IT Orion di SolarWinds.

Gli esperti di Kaspersky hanno rilevato numerose somiglianze di codice tra Sunburst e le versioni note della backdoor Kazuar, una tipologia di malware che fornisce l’accesso remoto al dispositivo preso di mira. Queste nuove informazioni hanno fornito ai ricercatori elementi utili per proseguire le indagini sull’attacco.

L’analisi della backdoor Sunburst ha permesso agli esperti di Kaspersky di rilevare una serie di caratteristiche simili a quelle della già nota Kazuar, una backdoor scritta utilizzando il framework .NET, individuata per la prima volta da Palo Alto nel 2017 ed utilizzata in attacchi di spionaggio informatico in tutto il mondo.

 

Kazuar e Sunburst: c’è relazione, ma è ancora da chiarire

Le numerose analogie nel codice suggeriscono che ci sia una relazione, di natura ancora indeterminata, tra Kazuar e Sunburst. Le caratteristiche comuni tra Sunburst e Kazuar comprendono l’algoritmo di generazione UID della vittima, l’algoritmo usato per calcolare i tempi di “sleep” e l’uso estensivo dell’algoritmo di “hashing” FNV-1a. Secondo quanto osservato dai ricercatori, i frammenti di codice non sarebbero del tutto identici pertanto, Kazuar e Sunburst, potrebbero essere collegati ma resta ancora da chiarire la natura di questa relazione.

Dopo la prima comparsa del malware Sunburst nel febbraio 2020, Kazuar ha continuato a evolversi. Le sue successive varianti, osservate a partire dal 2020, sono per certi versi ancora più simili a Sunburst.

Nel complesso, durante gli anni dell’evoluzione di Kazuar, gli esperti hanno osservato un continuo sviluppo, in cui sono state aggiunte caratteristiche significative che assomigliano a Sunburst. Tuttavia, le evidenti analogie tra i due malware potrebbero dipendere da diverse ragioni. Ad esempio, Sunburst potrebbe essere stato sviluppato dallo stesso gruppo che ha ideato Kazuar o i suoi sviluppatori potrebbero essersi ispirati a quest’ultimo. O ancora, uno sviluppatore di Kazuar potrebbe essersi unito al team di Sunburst o entrambi i gruppi avrebbero ottenuto il loro malware dalla stessa fonte.

Come sottolineato in una nota ufficiale da Costin Raiu, direttore del Global Research and Analysis Team di Kaspersky: «Il legame riscontrato tra i due malware, sebbene non permetta di stabilire con certezza chi sia l’autore dell’attacco a SolarWinds, fornisce ai ricercatori degli indizi utili all’indagine. Riteniamo importante che altri esperti di tutto il mondo analizzino queste somiglianze per raccogliere nuove informazioni su Kazuar e sull’origine di Sunburst, il malware utilizzato per la violazione di SolarWinds. Guardando, ad esempio, all’attacco Wannacry, erano stati riscontrati pochissimi elementi riconducibili al gruppo Lazarus. Con il tempo, sono state raccolte ulteriori prove che hanno permesso a noi e ad altri ricercatori di trovare questo legame. Continuare a indagare è fondamentale per scoprire questo tipo di collegamenti».

 

Protezione in sole due mosse

Per proteggersi da malware simili alla backdoor che ha preso di mira SolarWinds, Kaspersky raccomanda di: 

  • Fornire al SOC team l’accesso alla più recente threat intelligence (TI). Kaspersky Threat Intelligence Portal consente di accedere alla TI dell’azienda e fornisce dati sui cyber-attacchi e approfondimenti raccolti da Kaspersky in oltre 20 anni di esperienza nel settore.
  • Le organizzazioni che desiderano condurre le proprie indagini possono usufruire di Kaspersky Threat Attribution Engine, che confronta il codice dannoso scoperto con i database di malware e, basandosi sulle somiglianze di codice, lo attribuisce alle campagne APT già note.

 

Per informazioni sulle soluzioni Kaspersky: dircom@argonavis.it

12 Gennaio 2021